Dalida: fragile emblema della musica italiana

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Di Redazione Metropolitan

Dalida nasceva 87 anni fa, il 17 gennaio del 1933 a Il Cairo. Emblema della musica italiana e francese, ebbe grandi successi durante la sua carriera. Riuscì a mostrarci in molte occasioni le sofferenze dovute al suo lato più fragile, quello che portò alla sua tragica morte.

Dalida Photo Credit: Web

Dalida: La sua vita

Pubblicò il suo primo disco Son nom est Dalida nel 1956. Ebbe da subito un gran successo, soprattutto per il brano di apertura Bambino (cover della canzone napoletana Guaglione), primo disco d’oro della cantante. Dalida cominciò così una lunga e crescente carriera musicale che gli permise di scalare vette e classifiche e di ottenere premi, sia in Italia che appunto all’Estero.

Ottenne molti riconoscimenti, ricordiamo quello più importante, nel 1964, anno in cui diventò la prima donna a vincere disco di platino con 10 milioni di copie.
Durante la sua ascesa, che permise alla sua carriera di spiccare, non mancarono disdette e vicissitudini devastanti che la accompagnarono durante tutto il suo percorso artistico.

All’inizio degli anni Sessanta conobbe Luigi Tenco con cui registrò il singolo Bang Bang per poi partecipare insieme all’edizione di Sanremo con il brano Ciao amore, ciao nel 1967.

Il successo per quest’ultima canzone non fu quello che ci si aspettava, deludendo le aspettative dei due artisti. Probabilmente fu anche per questa ragione che Tenco decise di togliersi la vita a Sanremo e fu proprio Dalida a trovare il cantante nella propria stanza d’albergo
Dalida si ritrovò quindi sola e con il peso inoltre di dover testimoniare sulla sua morte. Fu dopo questo buio periodo che tentò il suo primo suicidio a Parigi (scongiurato grazie al suo entourage).


Nuove scelte di vita e l’adozione di abitudini sane come la meditazione e lo yoga aiutarono Dalida a risollevarsi. A fine 1967 pubblicò Mama, regalandoci dei magnifici testi francesi come Vois-tu aujourd’hui / J’ai besoin de toi / Mon amour s’enfuit / Et soudain j’ai froid. Tutto questo prima di partire per il Nepal per un viaggio spirituale alla ricerca di se stessa.

Dopo l’apparizione in qualche film, nel 1987 spari dai riflettori e non apparve più in pubblico.
Dopo momenti sempre più bui e comportamenti sempre più al limite, la sera del 3 maggio del 1987, Dalida si tolse la vita. Aveva 54 anni. Dopo molti anni fu confermata la causa della sua morte: overdose da farmaci.

Dalida durante le riprese di un film Photo Credit: Web
Dalida durante le riprese di un film Photo Credit: Web

I suoi amori tormentati

Le angosce di Dalida, nonostante o forse proprio a causa del grande successo, erano sicuramente legate alle sue relazioni amorose; relazioni che variarono da uomo a uomo ma che presero quasi tutte la stessa tragica piega.


Dopo la fine della relazione con Tenco si invaghì di Lucio, uno studente di 22 anni. Rimasta incinta decise di abortire ma da allora non riuscì più a rimanere incinta.
Nel 1970 l’ex marito Lucien Morisse, direttore di Radio Europe 1, con cui ebbe una relazione per tre anni nel 1961, si sparò in testa, lasciando nuovi incubi sovrastare la mente di Dalida. Nel 1972 Richard Chanfray, compagno di Dalida per ben 9 anni, si tolse la vita insieme alla sua nuova compagna, dopo 2 anni dalla fine della relazione con Dalida.

Dieci anni dopo la scomparsa di Dalila, nella trasmissione Ci vediamo in tv, il fratello Orlando parlando del suicidio della sorella dichaira: ‘‘Per la prima volta Dalida si è addormentata dopo aver spento le luci’’.

https://www.youtube.com/watch?v=CpABSplgh20

Dalida era una donna sola e devastata, una donna che trovò nel suicidio l’unico modo per scappare dalle sue sofferenze.
Oggi però la ricordiamo con il sorriso sincero che vestiva solo quando cantava e quando intonava le note delle canzoni che ancora ci emozionano.