Cultura

Dantedì, canto VIII del Purgatorio e l’incontro con Nino Visconti

Nell’atmosfera di un tenero tramonto il 10 aprile del 1300, si apre il canto VIII del Purgatorio, della Divina Commedia. Dante Alighieri è ancora nell’Antipurgatorio, dove incontra nella valletta il nobile amico Nino Visconti, che con grande stupore non perde l’occasione per parlargli della sua vita ormai lontana. Il canto porta con sé il tema allegorico della tentazione, dal quale Dante mette in guardia il lettore sin dai primi versi.

Il Canto VIII del Purgatorio e la tentazione

E’ il 10 aprile del 1300, o secondo altri commentatori il 27 Marzo, quando Dante Alighieri accompagnato da Virgilio e Sordello, incontrato nel canto precedente, giungono tra i negligenti. Il canto inizia con una riflessione sulla sera, sul momento del tramonto che porta con sé la nostalgia nel navigante, per un altro giorno ormai trascorso. Un’anima si alza e con un cenno della mano invita le altre a intonare “Te lucis ante”, regalando un momento di estasi all’impaurito Dante.

Sin dal verso 19, Dante mette in guardia con parole forti il lettore dall’allegoria della tentazione, una costante di tutto il canto. un serpente infatti sta per giungere nella e due angeli con spade infuocate ma senza punta, discendono dall’Empireo per difendere la valletta. A questo punto avviene l’incontro con Nino Visconti, re di Gallura e vecchio amico di Dante Alighieri.

Canto VIII del Purgatorio. Photo credits: La divina commedia- weebly
Canto VIII del Purgatorio. Photo credits: La divina commedia- weebly

L’incontro con Nino Visconti

Quando Dante vede Nino Visconti si sente sollevato, credendolo finito all’Inferno. Nino Visconti quando scopre che il suo vecchio amico è ancora vivo, non maschera lo stupore e chiama Corrado Malaspina a vedere quel tale miracolo che ha di fronte. Prima di congedarsi, Nino Visconti chiede a Dante, una volta tornato dal suo viaggio nel regno dei morti, di sollecitare a figlia Giovanna affinché preghi per lui. Per la moglie ormai non c’è più speranza: ha già sposato un altro uomo.

Con un fruscio giunge il serpente, emblema della tentazione, ma i due angeli brandiscono le loro spade e in men che non si dica, mettono in salvo la valle. Il canto VIII del Purgatorio si conclude infine con le parole di Corrado Malaspina che si presenta e chiede a Dante informazioni sui luoghi nei quali un tempo era stato potente.

Claudia Sferrazza

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