
La danza classica in Italia vive una situazione precaria, ai limiti della sopravvivenza, rischiando costantemente la totale scomparsa. Sono rimasti in quattro, i corpi di ballo aperti e stabili in tutta la penisola, nonostante l’eccellenza italiana del balletto sia cercata in tutto il mondo: i giovani ballerini formati in Italia, occupano ruoli di rilievo in tutti i corpi di ballo del globo. Esempio lampante è Alessandra Ferri, ballerina filiforme dalle linee armoniose, movimenti leggeri e di grande impatto emotivo, dal volto dolce, è nata per ballare.
Scoperta all’Accademia del Teatro Alla Scala di Milano, si trasferisce giovanissima al Royal Ballet di Londra di cui diviene la Principal Dancer più giovane. Con sé porterà Roberto Bolle all’American Ballet Theatre tramutandolo nell’étoile dei due mondi. Due eccellenze, simbolo delle enormi potenzialità formative delle Accademie italiane. Altro grande esempio, Nicoletta Manni, prima ballerina scaligera, che ha debuttato un anno fa al Bolshoi Ballet di Mosca come ospite nel balletto Etùdes.

L’eccellenza formativa dell’accademia del Teatro Alla Scala è indubbia, ma tutti coloro che riescono ad accedervi cominciano il loro lavoro nelle piccole realtà delle scuole di danza private. Realtà che fino a prima dell’avvento del Covid-19 sono state delle istituzioni nelle vite di milioni di bambine che sognano il tutù e le scarpette da punta rosa; e non solo.
Per tutte le ragazze e i ragazzi che hanno frequentato quotidianamente la sala da ballo con sudore, fatica ed enorme devozione, hanno sempre rappresentato un porto sicuro, un modo per migliorarsi, ma anche per fuggire dai numerosi doveri legati alla scuola, un modo per sentirsi diversi dagli altri. E’ importante sottolineare il grande ruolo pedagogico che ha la danza: insegna la disciplina, la forza d’animo, getta le basi per la formazione di artisti e, soprattutto, è una delle attività fisiche più salutari e complete che ci siano.
Le tante piccole realtà della danza in Italia sopravvivranno?
Ma che fine faranno tutti i sogni e desideri di bambini e ragazzi? Che fine faranno tutte le direttrici ed insegnanti delle scuole di danza private? Non c’è risposta. Il Governo, che si è dimostrato attento, meticoloso e preciso nelle direttive per il contenimento dell’epidemia, nell’esporre la fase due, non ha minimamente fatto accenno alle scuole di danza, per cui non è stata disposta alcuna tutela.
La ballerina Nicoletta Manni ha tentato di denunciare la difficile situazione, sfruttando la potenza comunicativa dei New Media, facendo appello alla sensibilità di tutti e chiedendo degli aiuti reali per la ripresa del settore:
Vorrei ricordare tutte quelle realtà che ruotano intorno alla grande danza, scuole di danza in particolare con tutti i suoi addetti […]. Senza di esse nessuno di noi ed io per prima non saremmo diventati gli artisti che siamo oggi.

Le iniziative per non spegnere la passione
Ciò nonostante, la speranza, la passione per l’arte e l’amore per la danza rimangono accese come fiamme nei cuori dei ballerini che con devozione assoluta e determinazione sfidano spazi stretti e pavimenti duri per continuare ad allenarsi grazie alle lezioni online, organizzate dalle stesse scuole di danza o da enti pubblici come On Dance, piattaforma nata dall’idea di Roberto Bolle al fine di diffondere la conoscenza della danza in tutte le sue molteplici forme.

L’arte ci tiene in vita
L’arte ci tiene in vita. In molti si chiedono a cosa serva l’arte, molte persone inconsciamente ed inconsapevolmente pensano che le cose importanti, soprattutto in tempi come questo siano ben altre. L’arte, la bellezza, riempiono l’anima, accrescono i sentimenti, sono totalizzanti e ci servono a vivere, ad evadere, a trovare nuove forme di comunicazione. E’ importante mantenere viva la cultura dell’arte, vivo il culto della bellezza, perché, come recitava Robin Williams nel film L’attimo fuggente:
noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.
Nel frattempo, non potendo andare a teatro per essere affascinati dagli armoniosi movimenti dei ballerini, tantissime compagnie come il Teatro Alla Scala su Rai 5, il Teatro San Carlo di Napoli su facebook e gli enti lirici internazionali stanno pubblicando quotidianamente sul web spettacoli ed estratti dai grandi balletti come La bella addormentata e il lago dei cigni.
Continuiamo ad impegnarci per mantenere viva l’arte della danza.
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