Dead Island 2 Recensione: in che senso “come Redfall”?

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Di Lorenzo Mango

La recensione di Dead Island 2 si è fatta attendere sulle nostre pagine per una ragione precisa: volevo confrontarlo con Redfall. Il confronto è meno folle di quanto sembri, dato il numero sorprendente di similitudini dirette e indirette tra i due videogiochi. Senza contare che di tutti e due si è detto che sono “divertenti”. Ma in che senso?

DEAD ISLAND 2 RECENSIONE | TESTATO SU PC

Dead Island 2 Recensione

(Disponibile anche su: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S)

Specifiche del PC su cui è stato eseguito il test:

  • Sistema operativo: Windows 10 (64-bit)
  • Processore: AMD 7 3700x
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 3070

VOTO: 8.5 

+Combattimenti centrali, entusiasmanti e divertenti
+Sistema di smembramento dinamico ultra immersivo
+La Los Angeles in gioco è meravigliosamente decadente

-Storia non troppo importante
-Alla lunga diventa ripetitivo

Dead Island 2 Recensione, “divertente” 

Dead Island 2 Recensione

Dato il tempo intercorso tra la pubblicazione e questa analisi, quasi due settimane, la mia non sarà un’analisi troppo lunga. Non mi concentrerò sul dirvi quanto la storia di Dead Island 2 sia interessante, ma alla lunga con meno “mordente” del previsto. Nè sui tecnicismi quali resa grafica con questa o quella impostazione, framerate più o meno stabili ecc.. Piuttosto, andrò dritto al sodo spiegandovi perché reputo che sia un gioco divertente, divertentissimo. Più o meno di Redfall, dato che anche lui sa essere divertente? Dipende, ovvio, dalle circostanze. Sono qui apposta per disambiguare.

Dead Island 2 anzitutto è un single player affrontabile con altri giocatori online. Non, come Redfall, un multiplayer che volendo si può giocare da soli. Fa tutta la differenza del mondo. La trama raccontata in piano sequenza, tramite la prima persona del personaggio scelto per Dead Island 2 è decisamente più lineare, chiara e definita. Non dipendente da un approccio “e se poi la devo continuare” che data la natura da Game as Service continuativo di Redfall non poteva essere evitata. Forse. Viverla è l’obiettivo del gioco, sebbene alla lunga perda un po’ di verve e si avvicini pericolosamente al “pretesto” per farci maciullare zombie e basta. 

Dead Island 2 Recensione

Mentre scrivevo la frase che avete appena letto, però, ho pensato subito: anche fosse, che male ci sarebbe? Se volutamente, per scelta, Dead Island 2 non avesse voluto appesantirsi? Se l’intenzione fosse stata quella di immergere il giocatore in un lago rosso con punte verdi di marcescenza e braccia mozzate e teste esplose? I corpi devastati da un sistema di eviscerazione e smembramento procedurale, a mio avviso, sono un suggerimento molto poco velato di questa volontà. 

Anche il weapon system approfondito appena il giusto per non diventare eccessivamente prolisso mi parla suadente. Sento il mio cervello che dice “divertiti, non pensare troppo. Oppure pensa a come divertirti, che fa lo stesso.”. Hai ragione, cervello: Dead Island 2 è proprio divertente. Una parola complessa, su cui di recente ho ragionato e che mi ha colpito per la sua poliedricità. Vuol dire tutto e niente, a seconda di come la si usa, di chi la usa. A prescindere, poi, chi la sente la rigira nuovamente, la riadatta e la traduce secondo i suoi standard. 

In breve: Dead Island 2 è divertente, come lo è Redfall, per chi non desidera perdere troppo tempo in chiacchiere. Per chi non sentirà il peso della ripetitività intrinseca nel compiere missioni di “disaffollamento” a danno di infetti e/o vampiri. Nel caso di Dead Island 2, però, è divertente in modo più diretto e… onesto. Ti colpisce forte come i variegati eroi selezionabili per la campagna, con la loro fisicità, statistiche e movenze peculiari. Non vuole che tu pensi ci sia altro oltre la coltre di ultraviolenza e gore, anche quando in fondo in fondo c’è. E quando lo trovi, questo “altro”, non te lo fa pesare troppo, a meno che non lo voglia tu per primo. 

In confronto con Redfall, fatte le dovute semplificazioni per accostare i due giochi senza dire che sono uguali (non lo sono), Dead Island 2 va all-in senza paura di essere frainteso. Entrambi sono in prima persona, sparatutto (Dead Island molto meno ovviamente) e ambientati in realtà dove si deve combattere per la sopravvivenza contro orribili mostri infestanti. Hanno componente single player e multigiocatore (quella di Redfall è più marcata, ci sta). Insomma, mosso dalla curiosità di aver avuto a che fare con i vampiri, prima di dare un voto agli zombie, ho atteso fino a oggi. Adesso mi sento pronto, con le spalle larghe abbastanza per dirvi che Dead Island 2, dopo Redfall, è più bello. E che a mente fredda, i cervelli sono più buoni.

N.B. A breve, pubblicheremo anche la recensione di Redfall “standalone”. Le opinioni espresse sul titolo Bethesda + Arkane in questa sede sono pertanto solo un assaggio di quelle, maturate, che leggerete in seguito.

In conclusione: SBAM, BONK, STUD

Si sente sempre più spesso chiedere a gran voce che i videogiochi siano qualcosa di più. Meno male, ho pensato, la consapevolezza che il media può, e ripeto PUO’ offrire altro oltre all’intrattenimento è fondamentale. Poi è uscito Dead Island 2, e adesso Redfall. Quella consapevolezza si è come cristallizzata nella mente di alcuni, che hanno iniziato a credere che il videogioco non solo possa offrire di più, ma DEVA. E se non lo fa, secondo quali principi lo si può definire? Se tutto deve essere profondo, finisce che nulla più lo è davvero. 

E poi, chi dice cosa è profondo, cosa no, cosa è divertente e cosa no? Risposta: il singolo, interpretando in base alla sua esperienza e personalità. Anche a questo servono le recensioni, a comunicare con obiettività un sentire individuale nato da conoscenze approfondite. Per questo, se oggi vi dico che Dead Island 2 e Redfall sono divertenti, ma Dead Island 2 lo è di più, solo rileggendo quanto sopra potrete contestualizzare e capire “in che senso”. Poi sta a voi divertirvi o meno. Spiattellare martelli in faccia a runner zombificati o no, decidere se il prezzo del biglietto verso la Los Angeles più marcia che vedrete mai. 

Se lo chiedete a me, dopo aver amato Dying light 2 (di cui potete leggere la nostra recensione QUI), non essendo stato impressionato da Back 4 Blood (nostra recensione sempre QUA), in Dead Island 2 ho trovato una piacevole coesistenza di gameplay compassato, senza pensieri e di componenti RPG mai troppo approfondite (in senso buono). Con una storia migliore e un pizzico di varietà in più sarebbe stato più solido. Ma, forse, meno “divertente”…

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