Il ministro Giancarlo Giorgetti ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della misura del governo “Dedicata a te”, la carta per sostenere le famiglie meno abbienti nell’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Beneficeranno del contributo circa 1,3 milioni di cittadini appartenenti a nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso di un Isee non superiore a 15 mila euro.
La card “Dedicata a te”
La carta potrà essere ritirata dal 18 luglio negli uffici postali, dopo aver ricevuto una comunicazione dal comune di residenza, e dovrà essere attivata entro il 15 settembre. Con la card “Dedicata a te”, del valore di 382,5 euro, i cittadini beneficiari potranno ottenere il 15% di sconto, aggiuntivo rispetto alle promozioni regolarmente attuate, negli esercizi commerciali che aderiscono alla convenzione MASAF-GDO-Confesercenti.
Giorgetti: “Faremo tutto ciò che è necessario”
Parlando dell’iniziativa nel corso di una conferenza stampa con il ministro Francesco Lollobrigida e Maria Elvira Calderone, il ministro Giorgetti ha affermato: “Faremo tutto quello che è necessario e giusto”. Ha poi aggiunto “Gli strumenti per contrastare l’inflazione sono diversi. Il governo ha deciso di intervenire su due fattori, i prezzi dell’energia e dei beni alimentari”, da cui dipendono le dinamiche inflazionistiche come conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina.
Barbaresi: “È uno schiaffo alla dignità delle persone”
Per la Cgil il contributo una tantum è “uno schiaffo alle dignità delle persone in condizioni di disagio e povertà”, ha riassunto la segretaria confederale Daniela Barbaresi. “Dopo aver tolto il Reddito di Cittadinanza a 500mila nuclei familiari in condizioni di povertà e disagio, il governo lancia in pompa magna quello che è semplicemente un contributo una tantum di 383 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità: praticamente l’equivalente di un solo caffè al giorno”. Barbaresi ha poi sottolineato che il taglio del Reddito di Cittadinanza ha prodotto un risparmio di 2,7 miliardi sulla povertà, e ora il governo stanzia mezzo miliardo su “una misura di impatto risibile” senza intervenire sul potere di acquisto di salari e pensioni.
Giulia Simonetti
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