Demetrio Stratos: la voce della gioia e della rivoluzione

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Di Alessandro Carugini

Demetrio Stratos, pseudonimo di Efstràtios Dimitrìu è nato ad Alessandria d’Egitto il 22 aprile 1945 ed è deceduto a New York il 13 giugno 1979. E’ stato un cantante, polistrumentista e musicologo greco naturalizzato italiano. E’ diventato famoso per essere stato il frontman delle band I Ribelli ed Area. Possiamo dire che con la sua morte si sia conclusa un’epoca musicale nel panorama italiano.

Da Alessandria d’Egitto al successo

Nato da genitori greci, Demetrio Startos, trascorse i primi tredici anni di vita ad Alessandria d’Egitto, studiando pianoforte e fisarmonica. Nel 1962 si trasferì a Milano e si iscrisse alla facoltà di Architettura. In Italia cambiò nome in Demetrio Stratos e l’anno successivo formò un gruppo musicale di soul, blues e rhythm and blues. La sua prima apparizione su un vinile si ha nel 1966, con lo pseudonimo The Clockwork Oranges, la Vedette pubblicò un 45 giri con i brani “Ready Steady/After Tonight”. La svolta artistica di Demetrio Stratos è stato l’incontro con la band i Ribelli dei quali divenne pianista e voce solista fino al 1970. Insieme ai Ribelli ha inciso diversi singoli, tra cui il celebre successo “Pugni chiusi” e l’LP omonimo.

Appena lasciati i Ribelli, venne notato da Lucio Battisti che con la sua etichetta Numero Uno, pubblicò il primo singolo solista di Stratos “Daddy’s Song”. L’anno seguente fondò insieme al batterista Giulio Capiozzo gli Area, gruppo in cui rimase fino al 1978, affermandosi in Italia e all’estero.

Stratos lascia gli Area per dedicarsi esclusivamente alla ricerca vocale. Fu proprio in questo periodo che accrebbe la sua fama internazionale. John Cage lo invitò a tenere una serie di concerti al Roundabout Theatre di New York. In questo periodo partecipa anche all’Event della Merce Cunningham Dance Company, con la direzione artistica di Jasper Johns, quella musicale dello stesso Cage e la collaborazione di Andy Warhol per i costumi. Il 30 marzo 1979 Stratos tenne il suo ultimo concerto presso il Teatrino della Villa Reale di Monza. Colpito da una forma di anemia aplastica, il 2 aprile fu ricoverato al Policlinico di Milano e da lì poi trasferito al Memorial Hospital di New York.

La notizia fu un fulmine a ciel sereno e si diffuse velocemente nell’ambiente musicale. Gianni Sassi, fondatore della Cramps e paroliere degli Area, organizzò un concerto Arena Civica di Milano. Lo scopo di questo evento era raccogliere dei fondi per poter permettere a Stratos la costosa degenza ospedaliera prima del necessario trapianto di midollo osseo. Il concerto vide la partecipazione, tra gli altri, di Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Antonello Venditti, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Carnascialia, Skiantos e gli Area. Nonostante l’affetto di addetti ai lavori e appassionati di musica, le condizioni di Demetrio Stratos peggiorarono molto velocemente e morì per collasso cardiocircolatorio all’età di 34 anni il 13 giugno 1979. Il concerto era previsto per il giorno successivo e divenne il primo tributo alla sua memoria.

Il corpo di Stratos fu portato nel cimitero del borgo di Scipione Castello, nel comune di Salsomaggiore Terme. Qui, dal 2000, viene organizzata una manifestazione musicale a lui dedicata.

La voce come strumento

Demetrio Stratos si concentrò moltissimo sulla sperimentazione e la ricerca vocale. Tutto ciò ha prodotto un’ampia discografia ma soprattutto, il suo studio della voce come strumento, lo portò nel corso degli anni settanta a raggiungere risultati al limite delle capacità umane. Collaborò con il CNR di Padova in ricerche di etnomusicologia ed estensione vocale studiando le modalità canore dei popoli asiatici. Il prof. Ferrero analizzò gli effetti che Stratos riusciva a produrre e ammette: “Stando a quanto ho riscontrato durante l’emissione, le corde vocali non vibravano. La frequenza era molto elevata. Nonostante ciò Demetrio otteneva non uno, ma due fischi disarmonici, uno che da 6000 Hz scendeva di frequenza, e l’altro che da 3000 Hz saliva. Non si poteva supporre, quindi, che un fischio fosse l’armonico superiore dell’altro. Constatai anche l’emissione di tre fischi simultanei”.

Le analisi sulla voce di Stratos, hanno dimostrato che il musicista riusciva a produrre canto armonico, meccanismi vocali sovraglottici e fischio laringeo, tutte abilità diverse tra loro che è raro trovare nella stessa persona. Un po’ per natura, un po’ per abnegazione, Stratos riuscì a raggiungere risultati che rimangono tutt’oggi ineguagliati.

Nel 1974 Demetrio Stratos fece diversi concerti in Francia, Portogallo, Svizzera e Cuba. Proprio a Cuba ricevette l’invito dal Ministero della Cultura ad incontrarsi con la Delegazione di musicisti della Mongolia per partecipare a un dibattito sulla vocalità dell’Estremo oriente.

Nonostante questo viaggio nei meandri più sconosciuti della voce si sia bruscamente interrotto, Stratos ci ha lasciato in eredità i risultati concreti dei propri studi, la prova che la passione e la determinazione possono portare a raggiungere livelli inarrivabili.

Alessandro Carugini

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