Bramare, anelare, auspicare: sono parole che rimandano tutte al termine Desiderio, la cui derivazione etimologica è una delle più belle nella lingua italiana. Nello spazio dedicato alle Parole dal Mondo l’affascinante etimologia poetica del lemma proveniente dal verbo latino dēsīderāre, letteralmente “aspettare ciò porteranno le stelle”.
Desiderio, la poetica etimologia che deriva dalle stelle
La parola desiderio ha un’origine etimologica fra le più poetiche e affascinanti di tutta la lingua italiana. Nello specifico, deriva dal latino dēsīderāre – infinito presente attivo di desidero. Il termine si compone dalla preposizione de- che in latino possiede sempre un’accezione negativa; il prefisso de- in questo caso ha una valenza privativa. Mentre sidus significa, letteralmente, stella o costellazione. Desiderio, quindi, può rendersi come “condizione in cui sono assenti le stelle”, o ancora, ”mancanza di stelle”.
Pare che il termine abbia avuto origine dal linguaggio degli antichi aruspici, sacerdoti noti per la pratica dell’aruspicina un tipo di arte divinatoria che consisteva nell’esaminare le viscere di animali sacrificati per trarne segni divini. Quando il cielo era coperto gli aruspici non potevano esercitare la propria chiaroveggenz, in quanto le loro profezie derivavano proprio dall’osservazione degli astri e della volta celeste. Se il cielo non lasciava spazio al firmamento, negli aruspici si infiammava una forte brama di stelle che continuava finché nell’etere apparivano di nuovo gli amati astri.
L’ipotesi etimologica derivante dal termine ”considerare”
Un’ulteriore ipotesi etimologica che renderebbe lirico il significato del termine Desiderio è avvallata da una riflessione posta nel termine Considerare, la cui somiglianza al verbo desiderare appare evidente. Considerare deriva dal latino consīderāre, infinito presente attivo di consīderō, a sua volta composto di con-, “con”, e dal verbo sidero, da sidus, “stella”, ovvero cum + sidera il cui atavico significato semantico era “divinare”, cioè elargire profezie interpretando le stelle e, nello specifico ”esaminare gli astri per trarne auspici”. Nel De Bello Gallico di Giulio Cesare è presente il termine desiderantes: i desiderantes erano soldati sopravvissuti al campo di battaglia che attendevano sotto un cielo stellato il ritorno dei propri compagni ancora in guerra. Non è infatti un caso che sotto la volta trapunta di stelle delle caldi notti estive si esclami: ”Esprimi un desiderio!” rivolgendo gli occhi al cielo e attendendo di incrociare nell’etere una stella cadente.
Stella Grillo
Ph: alfemminile
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