Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Oggi la principessa Diana avrebbe compiuto 60 anni ed abbiamo perciò deciso di dedicare a lei il racconto di oggi. Lo abbiamo fatto ispirandoci ad una famosa canzone di Elton John e ad alcuni aneddoti della sua vita.
La campanella dell’asilo suonava per la fine dell’orario di attività. Luigi guardava tra la folla cercando freneticamente la sua amata maestrina. Si erano dati appuntamento proprio lì dove si era ritrovato in attesa dell’arrivo di lei. Luigi si aspettava un’apparizione dal nulla come era successo. E quel giorno di pioggia di certo non l’aveva dimenticato. Ancora adesso che era trascorso un mese si toccava i vestiti risentendo il fradiciume, il freddo ed una mano calda. “Non dovresti stare fuori con questo tempo”, gli aveva detto Diana coprendolo immediatamente con una giacca la prima volta che s’incontrarono.
Diana, il primo incontro
L’aveva incredibilmente colpito con un sorriso stampato sotto due bellissimi occhi azzurri circondati da una chioma bionda. Luigi in quell’istante pensò che una frase affettuosa era una buona idea per una giornata storta come quella dove aveva appena perso un amico a causa di un tumore. “Qualunque cosa sia successa ricordati che ci sarà sempre un domani”, aveva detto a Luigi posandogli una mano sulla spalla. “Magari potessi vederlo il domani”, le aveva riposto dando inizio ad una strana amicizia. Diana però non faceva che apparire e sparire all’improvviso nei momenti più imprevedibili. Non aveva mai voluto dargli alcun contatto rispondendo sempre “ti trovo io”.
Eppure Luigi le si era affezionato perchè aveva riempito quel vuoto lasciato dal suo povero amico. Ricordava ancora il giorno quando confidò a Diana il dolore e la rabbia che lo opprimevano. “Sono certo che il tuo amico abbia vissuto la sua vita come una candela al vento che non si è mai affievolita nemmeno con la pioggia”, gli rispose. Luigi guardò Diana negli occhi e pianse mentre lei gli baciò delicatamente la fronte. “Vedrai che il seme del suo ricordo continuerà a crescere nel suo cuore”, soggiunse. Fu questo un conforto importante per Luigi che si legò sempre più a Diana.
Una strana relazione
La loro relazione prosegui tranquillamente per un mese nonostante Diana non avesse quasi mai detto niente di se a Luigi ne presentatogli nessun amico. Poi quest’ultimo decise finalmente di tentare di svelare il mistero chiedendogli un appuntamento. “Sto sempre in giro e casa mia è un disastro”, aveva detto Diana come scusa, “non è il caso di vederci da me”. “Posso aiutarti a mettere in ordine”, aveva insistito Luigi, “insomma è un mese che ci conosciamo ma non so praticamente nulla di te nemmeno il tuo cognome”. Non fece quasi in tempo a finire la frase che Diana si allontanò e sparì come sempre.
In seguito ci furono 5 giorni di silenzio dove Diana non si fece sentire causando la preoccupazione di Luigi che temeva di averla offesa. Poi una domenica mattina la giovane donna riapparì improvvisamente. ”Ti va di venirmi a prendere a lavoro?”, gli chiese accarezzandogli delicatamente i capelli. Ed ecco come Luigi quella mattina si era ritrovato fuori dall‘asilo in attesa che la sua Diana comparisse tra la folla di bambini di uscita. Non riusciva però a vederla ma era fiducioso che sarebbe arrivata all’improvviso come sempre. Poi dopo che l’ultimo bambino se ne fu andato e quando l’asilo stava per essere chiuso decise di agire.
Epilogo
“Scusate sto cercando Diana”, chiese ad un collaboratore scolastico all’ingresso. “Sta scherzando ?”, gli rispose. “Perchè?”, continuò Luigi. “Qui di Diana c’era solo la maestra Diana Marini che è morta due mesi fa in un incidente stradale insieme alla madre”, rispose seriamente il collaboratore. “La maestra Marini è morta”, si ripetè Luigi qualche secondo dopo da solo. “Non possiamo più vederci , il mio tempo è scaduto”, gli confessò Diana improvvisamente alle sue spalle mentre piangeva. “Una persona non muore mai ma continua vivere nel mio cuore e sono certo che ora tu abbia vissuto pienamente la tua vita come una candela al vento”, ribattè Luigi. “Che non si è affievolita nemmeno con la pioggia”, soggiunse la donna abbracciandolo un ultima volta mentre cominciava a piovere.
Stefano Delle Cave