“San Giovanni”, un racconto dedicato alla festa di San Giovanni

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Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Abbiamo dedicato il racconto di oggi ad una ricorrenza particolare come quella della festa di San Giovanni. Ci siamo ispirati in particolare alle tradizioni di questa secolare festa. Abbiamo inoltre pensato alla Giornata mondiale contro la droga che avrà luogo nei prossimi giorni.

Le cicatrici sul braccio gli ricordavano un passato oscuro che faticava a dimenticare. Di questo Roberto Antici se ne rendeva ancora conto anche oggi che tutto sembrava essere finito. Quei piccoli tagli gli ridisegnavano nella mente un mondo marcio fatto di allucinazioni dove è vero solo ciò che appare. Ora che però aveva trovato un solido appiglio nelle spalle dell’inseparabile amico Fabrizio riusciva a controllare quelle emozioni. Queste considerazioni si inscrivevano nella mente di Roberto mentre questi passeggiava tra le bancarelle della festa di San Giovanni alla ricerca dell’inseparabile amico.

San Giovanni, sul filo dei ricordi

StoryLine è oggi dedicata alla festa di San Giovanni
Quegli istanti in cui metteva piede nella fabbrica, immagine realizzata dal pittore Sergio Totaro

Il giorno di San Giovanni era curiosamente per Roberto il giorno del suo ricordo più bello e di quello più triste. Quella ricorrenza era stata inizialmente un barlume di luce per i suoi momenti bui segnati da pasticche e polvere bianca. Infatti in quella giornata spesso assolata soleva aiutare il padre a cogliere le noci da mettere sotto alcol per il tradizionale nocino. Così nei momenti più cupi cercava di sorridere illudendosi di essere ancora con il padre morto poi in un incidente nel suo appezzamento di terra. San Giovanni poi era entrato nuovamente nella sua vita anni dopo mentre, vinto da una crisi depressiva, si allontanò vedendo il suo amico Fabrizio tra le braccia di una donna. Fu allora che prese una pasticca dopo tanto tempo.

Si riaprì il baratro che si tentò di richiudere con un abbraccio affettuoso di Fabrizio che gli raccomandava come sempre di non vedere più ciò che appare ma ciò che veramente è. E quante volte gliel’aveva detto sin dal primo giorno in cui si erano incontrati. Roberto se lo ricordava come fosse ieri quegli istanti in cui metteva per la prima volta metteva piede nella fabbrica dove lavorava. Veniva da un difficile periodo in un centro di recupero e la situazione che trovò non fu facile soprattutto quando venne a galla il suo passato. Molti colleghi operai cominciarono ad emarginarlo ma non Fabrizio che con coraggio fu l’unico a sedersi accanto a lui.

Riscoprire la vita

StoryLine è oggi dedicata alla festa di San Giovanni
Roberto sentì un commento strano, immagine realizzata dal pittore Sergio Totaro

Non hai paura?”, chiese in quel momento Roberto, “ sono un tossico e potrei fare una pazzia”. “Io vedo davanti a me solo un collega, il resto non mi interessa”, rispose Fabrizio. Furono molte da allora le volte in cui si videro tra un cinema, una cena ed una partita di calcetto. Poi una sera in un locale Roberto sentì un commento strano. “Perchè non la smette di fare l’assistente sociale e lo lascia andare”, senti dire da un amico di Fabrizio conosciuto quella sera. A questo episodio seguì un periodo di allontanamento tra i due dovuto ad un flirt di Fabrizio. Poi la nuova caduta nel limbo la sera di San Giovanni

Non voglio l’assistente sociale..non voglio niente solo sparire”, disse a Fabrizio quando lo ritrovo strafatto per terra. Quest’ultimo si sentì smarrito e si allontanò mentre l’amico veniva caricato su un’ambulanza. Roberto pensò forse di essere finito nuovamente nell‘illusione e nella falsità di gente ipocrita come era successo dopo la morte del padre. Non sapeva se questa volta cel’avrebbe fatta guardando la flebo accanto a lui mentre la stanchezza lasciava spazio ad un sonno pesante.

Epilogo

La mattina seguente notò una mano stretta alla sua. Fabrizio era stato tutta la notte ad assisterlo. Lo svegliò e lo abbraccio profondamente mentre il sole illuminava un albero all’esterno carico di rugiada. Cosi un anno dopo Roberto si ritrovò a passeggiare tra le bancarelle della festa di San Giovanni. Il passato l’accompagnava sempre ma stavolta aveva la consapevolezza che non avrebbe più dovuto fare alcun passo da solo. E se anche fosse caduto una mano ci sarebbe sempre stata a rimetterlo in piedi.

Stefano Delle Cave