Dopo “La Favorita” arriva “Dogtooth”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Dovevano passare 11 anni e un’epidemia per smuovere la distribuzione cinematografica del regista greco Yorgos Lanthimos. Reduce del successo mediatico e di critica che ha riscosso la sua ultima pellicola ‘La Favorita’ (2018), dal 27 agosto 2020 avremo l’occasione di vedere al cinema una delle sue opere meno recenti ‘Dogtooth’ (2009), per mano della Lucky Red.

Cosa ci aspettiamo di vedere?

Vincitore del Un Certain Regard al 62° Festival di Cannes, “Dogtooth” narra la storia di una reclusione, fisica, ma anche psicologica. I genitori di una famiglia abbiente educano i loro tre figli, due femmine e un maschio, costringendoli a rimanere ingabbiati nelle asfissianti mura domestiche. Questa non è un’imposizione violenta ma una condizione forzata per farli crescere e vivere privi di qualsiasi contatto esterno, al fine di non contaminarli con ciò che sta al di fuori delle mura di casa. I figli interiorizzano e cristallizzano nell’inconscio la paura dell’esterno: solo il padre ha il diritto di uscire dall’abitazione per svolgere il suo lavoro da imprenditore. Madre e figli vivono la loro vita totalmente all’interno della casa.

Dogtooth PhotoCredit: dal web
Dogtooth PhotoCredit: dal web

Non vivendo in una realtà contestualizzata , piuttosto abitando un purgatorio densamente nebuloso, i ragazzi assumono atteggiamenti animaleschi (unici modelli reali di riferimento), il loro linguaggio è distorto, la semantica azzerata. Parlano, sì, ma di cosa? Sembra un esperimento wittgensteiniano: “se un leone potesse parlare, noi non potremmo capirlo” – Ricerche filosofiche, L. Wittgenstein-. Eppure, il padre di famiglia non è Wittgenstein e i figli non sono gli alunni di una scuola materna. L’obiettivo è quello di preservare la purezza d’animo dei poveri fanciulli, costretti a vivere una realtà disfunzionale e incomprensibile.

Questo fragile equilibrio si romperà non appena il padre di famiglia deciderà di introdurre una figura femminile funzionale al solo godimento sessuale del ragazzo che, crescendo, inizia ad avere degli evidenti impulsi sessuali. Non vediamo l’ora di gustarci questo disturbing drama, intanto vi lascio il trailer.

Seguici su MMI e Metropolitan cinema