La prima tappa della Diamond League, tenutasi ieri a Doha, è andata in archivio con tante prestazioni di assoluto livello, nonostante siamo ancora all’inizio della stagione. A partire dalle grandi prestazioni di Pichardo e Kerley, per citarne alcuni, o la scoperta Harrison nell’alto. Al femminile invece Moon si prende il salto con l’asta, mentre Kipyegon fa suoi i 1500m. Andiamo dunque a ripercorrere brevemente quello che è successo ieri.

Doha Diamond League, diverse world leading, Harrison ruba la scena a Barshim

Roberta Bruni -Monaco di Baviera (Germania) 13-21 /08/2022 Campionati Europei Multisport, European Championships Munich 2022 – Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Una serata spettacolare, nonostante questi siano ancora gli albori di una stagione piuttosto lunga. Sta di fatto che non era scontato vedere fin da subito delle ottime prestazioni come quelle che ci sono state ieri, ma i protagonisti dell’atletica mondiale non hanno deluso. A partire dal salto con l’asta femminile in cui Katie Moon ha vinto con la misura di 4,81 davanti a Tina Sutej, 4,76, e Sandi Morris 4,71. Gira che ti rigira, sono sempre loro tre a giocarsi le medaglie e i podi ultimamente. Buona però anche la prestazione dell’azzurra Roberta Bruni, quarto posto con un 4,55. Nel disco maschile si è imposto Kristjan Ceh con la misura di 70,89 effettuata al primo lancio e valida anche come record del meeting.

Successo per Pichardo nel triplo maschile con 17.91, ma la miglior prestazione dell’anno l’ha fatta Zango, secondo con 17.81. Il motivo? Il vento. Per il portoghese era oltre i limiti (+2.1), mentre per l’atleta del Burkina Faso no (+1.5). Non benissimo rispetto all’esordio l’azzurro Ihemeje, settimo con 16.85. Nei 400m femminili la scena se l’è presa Paulino con 50″51, mentre nei 3000m siepi assolo di Yavi con 8’56″55 e miglior prestazione mondiale stagionale. La sorpresa più grande forse l’ha rivelata il salto in alto con un Mutaz Barshim non in forma che si è fermato a quota 2,24. Successo invece per l’astro nascente Harrison a 2.32 davanti a Woo, 2,27.

Nei 400hs uomini, Rai Benjamin ha dovuto tenere a bada CJ Allen ed entrambi sono andati sotto la barriera dei 48″: 47″78 per il primo e 47″93 per il secondo, nonché suo nuovo personale. Capitolo giavellotto, prosegue nella sua fase di dominio Chopra con 88.67, anche se Vadlejch ha tenuto il fiato sul collo dell’indiano, come dimostra l’88.63. Esordio vincente per Jasmine Camacho Quinn nei 100hs con un ottimo 12″48, mentre negli 800m uomini successo per Moula in 1.46″06.

Tra le gare più attese c’era ovviamente quella dei 100m femminili, che ha visto trionfare Sha’Carri Richardson, che quest’anno sembra aver trovato la giusta quadra, in 10″76. Girma è andato vicino al primato nazionale etiope nei 3000m con il suo 7.26″18, ma la scena se l’è presa Fred Kerley nella gara successiva con un grande 19″92 sui 200m. Una partenza stentata, ma un rettilineo lanciato da far paura. Infine, a chiusura della rassegna, world leading per Kipyegon nei 1500m femminili con il tempo di 3.58″57.

Maria Laura Scifo

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