Donatella Rettore: “Il dolore per la malattia e l’aborto”

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Di Redazione Metropolitan

Rettore, all’anagrafe Donatella Rettore, da più di quarant’anni è una delle punte di diamante della musica italiana. Una voce potente che si accompagna a tratti delicati e capelli biondo platino e soprattutto a un bellissimo sorriso. Dietro quel sorriso si celano però dei drammi, come ha raccontato la stessa Rettore a Mara Venier nella puntata di Domenica In del 26 gennaio di un anno fa.

Nata nel 1953 a Castelfranco Veneto, esordisce nel 1973 come spalla di Lucio Dalla. Il successo arriva nel 1977 con Donatella Rettore e si conferma nel 1979 con Brivido Divino, l’album che contiene il brano Splendido Splendente. Sin dall’inizio Rettore si distingue per la voce potentissima e per un look davvero eccentrico, che risente molto delle influenze del punk che ha già sfondato in Gran Bretagna.

Rettore e il dramma dell’aborto

Nel 1977 comincia anche il sodalizio artistico con Claudio Rego, batterista e co-autore di molti pezzi di Rettore, di cui diventerà compagno e poi, nel 2005, maritoUn’unione inossidabile che dura da 43 anni e che li ha visti affrontare insieme diversi problemi. Come la tragedia della perdita di un figlio che, racconta Rettore a Mara Venier, “oggi avrebbe 23 anni. Mi ero sottoposta a cure ormonali e mentre facevo Sanremo lo persi. Non sapendo di essere incinta incolpavo lo stress per i mesi saltati. Claudio mi ha aiutato molto”.

Un evento che li ha segnati entrambi tanto da aver preso la decisione di non voler più allargare la famiglia, neanche con l’adozione a causa di una burocrazia che la cantautrice ha definito “troppo farraginosa. I bambini non devono passare per la burocrazia, se un genitore è in salute e ha la possibilità di mantenere un figlio è fatta. Io sembro ma non sono pazza – ha aggiunto – Ho un grande senso materno, sono una persona responsabile, peccato…”

I figli non le mancano perché a Donatella Rettore, come racconta a “Verissimo“, basta l’amore dei fan.

“Non mi manca essere mamma – racconta – Ho capito che di figli ne avevo tanti, il mio pubblico. Sui social ricevo molte richieste da ragazzini che non riescono ad interagire con i genitori e con me sì… Più che un figlio, mi è mancato un fratello o una sorella”. Quindi la Rettore racconta dell’aborto spontaneo: “Oggi mio figlio avrebbe 20 anni. Ero a Sanremo, non ho capito che ero incinta. Non sono mai stata molto regolare e pensavo fosse lo stress. E invece l’ho perso. Ho affrontato il tutto molto inconsciamente, erano i primi tre mesi, i più delicati ed io ero in tour”.

Dopo il dramma la cantante non ci ha mai più riprovato: “Ho messo da parte il mio sogno. Ho pensato che qualcuno da lassù ha deciso che fossi solo del mio pubblico e non di una sola persona. Anche perché lo so, sarei stata una mammona”.