Un drone è esploso nella notte nel centro di Tel Aviv: una persona è morta e altre 10 sono rimaste ferite. L’attacco è stato rivendicato dai ribelli yemeniti Houthi “in segno di solidarietà con i palestinesi di Gaza“. Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che il drone era stato rilevato ma, a causa di “un errore umano“, non è stato abbattuto. Lo ha fatto sapere il portavoce militare che ha definito il fatto “un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l’Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità, in quanto difensore dei cieli del Paese“.
“Il drone – ha proseguito – ha colpito direttamente un appartamento dopo essere entrato in città dal mare. L’origine del drone è ancora sotto indagine“. Il sindaco della città, Ron Huldai, ha dichiarato lo stato di massima allerta. Israele sta valutando l’ipotesi di cedere il controllo del valico di Rafah a Ue e palestinesi.
Drone Houthi su Tel Aviv vicino ambasciata USA
“Non ci sono stati danni al palazzo sede dell’ambasciata e non abbiamo notizie di feriti tra il nostro personale“. Lo ha dichiarato – interpellato da Ynet – un funzionario del Dipartimento americano sull’attacco con droni degli Houthi a Tel Aviv. L’ambasciata Usa – che è una filiale di quella ufficiale a Gerusalemme – si trova non distante dal luogo dell’esplosione che ha causato un morto e diversi feriti.
Alessandro Libianchi
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