
Droni e missili russi hanno colpito Kiev mercoledì mattina in quello che è stato definito dalle autorità militari della capitale ucraina “il più massiccio attacco dalla scorsa primavera”: l’attacco ha provocato due vittime.
L’amministrazione militare di Kiev ha reso noto che più di 20 tra missili e droni sono stati “distrutti dalle forze di difesa aerea” durante le prime ore di oggi. I russi hanno scagliato gruppi di velivoli senza pilota d’attacco Shahed di fabbricazione iraniana contro la capitale da diverse direzioni e hanno lanciato missili da aerei.
Gli aeroporti moscoviti di Domodedovo, Vnukovo e Sheremetyevo sono stati temporaneamente chiusi dopo che il ministero della Difesa ha annunciato l’abbattimento di un drone militare sulla regione della capitale. “Verso le 3:30 ora di Mosca è stato sventato il tentativo del governo di Kiev di attaccare strutture in Russia con un drone ad ala fissa, intercettato e schiantatosi sul territorio del comune di Ruzsky”, ad ovest della capitale, ha fatto sapere il ministero.
Mosca ha inoltre dichiarato che la flotta del Mar Nero ha abbattuto dei droni nelle regioni di Bryansk (al confine con l’Ucraina) e Orel (a ovest). Gli attacchi di droni contro il territorio russo e la penisola annessa di Crimea sono diventati quasi quotidiani nelle ultime settimane, prendendo di mira in particolare la capitale.
Il ministero della Difesa russa ha affermato di aver distrutto quattro motoscafi nel Mar Nero che trasportavano una cinquantina di militari delle forze speciali ucraine. Quanto a Kiev, sostiene che la difesa antiaerea ucraina ha distrutto “oltre 20 obiettivi nemici”.