Dopo i grandi ritardi riguardo la data di uscita, scioperi e tanto altro, Dune: Parte Due pare avere una data ufficiale. Infatti il sequel di Denis Villeneuve dovrebbe arrivare sui nostri schermi a marzo. I fan della saga sono in trepidante attesa riguardo quello che li aspetta sul film, e come il regista affronterà la sfida di adattare l’iconico materiale di partenza di Frank Herbert e, a quanto pare, anche i box office di tutto il mondo sono estremamente entusiasti.
Dune: Parte Due si prevede sarà uno dei più grandi successi al box office
Secondo quanto riportato da ComicBook, è uno dei sei titoli che si ritiene incasseranno più di 100 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024. Inoltre, “alcuni distributori rivali” ritengono che il sequel potrebbe incassare un totale di 1 miliardo di dollari al botteghino globale.
Il nuovo film esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides (Timothee Chalamet) che si unisce a Chani e ai Fremen mentre è sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, cerca di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere. Il film vedrà anche il ritorno di Zendaya nel ruolo di Chani, Rebecca Ferguson nel ruolo di Lady Jessica, Josh Brolin nel ruolo di Gurney Halleck, Javier Bardem nel ruolo di Stilgar.
Tra i nuovi personaggi ci saranno Austin Butler nel ruolo di Feyd-Rautha Harkonnen, Lea Seydoux nel ruolo di Margot Fenring, Florence Pugh nel ruolo della Principessa Irulan e Christopher Walker nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Il sequel si farà?
Come sanno i fan dei libri di Herbert, la grande narrazione di Dune si estende ben oltre gli eventi del primo libro. Questo ha portato a chiedersi se ci siano o meno in cantiere futuri film – e secondo Villeneuve, potrebbe proprio essere così: “Se riuscissi a fare una trilogia, sarebbe il sogno”, dice Villeneuve a Empire. “Dune Messiah è stato scritto in reazione al fatto che la gente percepiva Paul Atreides come un eroe. Che non è quello che voleva fare. Il mio adattamento [di Dune] è più vicino alla sua idea che è in realtà un avvertimento”.
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