È morto Lando Buzzanca, aveva 87 anni

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Di Redazione Metropolitan

E’ morto a Roma Lando Buzzanca. L’attore, 87 anni, era ricoverato da oltre un mese presso il policlinico Gemelli dopo una caduta dalla sedia a rotelle nella rsa nella quale era ospite.

Nato nel 1935 a Palermo, Lando Buzzanca è stato un attore e un cantante. Ha compiuto i suoi studi in Sicilia per poi trasferirsi a Roma a 17 anni dove ha iniziato a frequentare corsi di recitazione all’Accademia di Sharoff, di cui poi divenne presidente onorario. Poi ha esordito in teatro e, successivamente, nel cinema. Al centro della commedia all’italiana degli anni ’60 e ’70, ottenne un grande successo tra il pubblico soprattuto con Il merlo maschio del 1971, diretto da Pasquale Festa Campanile. Spesso ha vestito i panni dello stereotipo dell’italiano meridionale medio, furbetto e provinciale. Rimase attivo sugli schermi degli italiani fino agli anni 2000, con la serie Il restauratore e poi nel 2016 con la partecipazione a Ballando con le stelle. In più occasioni denunciò di essere stato boicottato da produttori e registi di sinistra per via delle sue simpatie a destra.

Lando Buzzanca, il dolore del figlio

«Ancora non mi sembra vero. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui». Così il figlio di Lando Buzzanca, Massimiliano, parla della morte del padre. «Sì è addormentato. Dopo un quarto d’ora ha fatto gli ultimi due respiri e intorno alle due del pomeriggio se ne è andato». L’attore, dopo il ricovero al Gemelli che si era reso necessario in seguito a una caduta, era stato trasferito in una clinica per la riabilitazione dove Massimiliano stava andando a trovarlo, come tutti i giorni, quando ha ricevuto la telefonata che lo avvisava della scomparsa del padre. «Ha avuto la febbre fino a lunedì, poi sembrava avesse ripreso un pò di attività. Aveva voglia di “lallare”, come se volesse dire qualcosa», racconta Massimiliano. Negli ultimi due giorni, però, «era più affaticato, come se non avesse più forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volermi dire qualcosa. Gli ho detto ‘papà stai fermo, stai seduto. Secondo te tra noi c’è bisogno di parlare?’. Gli ho fatto una carezza e l’ho lasciato dormire», conclude il figlio dell’attore.