Nelle scorse settimane sono state riportate alcune indiscrezioni, secondo le quali i Cleveland Browns avrebbero pensato di effettuare un colloquio anche con Condoleezza Rice per la posizione di head coach.
L’ex Segretaria di Stato degli Stati Uniti d’America, donna di sport e grande appassionata di football, ha declinato l’invito affermando di non avere l’esperienza necessaria per assumersi una tale responsabilità.
Successivamente pubblicò anche un post su Facebook nel quale scriveva:
Spero seriamente che l’NFL inizi gradualmente a coinvolgere anche le donne nel ruolo di allenatore, eventualmente anche come coordinatrici e solo dopo come head coach.
Non per forza qualcuno deve averci giocato per capire come funziona e come motivare i giocatori. Ma l’esperienza è importantissima.
La dichiarazione di Rice è anche un po’ una critica all’NFL, sport nel quale una donna difficilmente riesce a costruirsi una carriera da professionista.
La soluzione proposta dall’ex segretaria di stato è quella di garantire alle donne un accesso al coaching, in modo tale da crearsi un proprio bagaglio di esperienze ed avere la possibilità di assumersi la responsabilità di un intero team.
Condoleezza Rice, in realtà, qualche esperienza nel football americano l’ha già avuta.
Negli anni trascorsi all’Università di Stanford, infatti, si occupava del reclutamento di atleti per la squadra di football.
Jim Harbaugh, allora head coach del team, dichiarò: “Mi piace molto parlare con lei. Il football è un po’ simile alla conquista del territorio e alla difesa nazionale. Potrebbe capirlo meglio di alcuni di noi“.
David Shaw, attuale head coach a Stanford, riferendosi ai discorsi che lui e Rice hanno tenuto insieme alla squadra, ha invece detto: “Questi sono quel genere di discorsi che si fanno insieme agli allenatori, non con i segretari di stato“.
Negli ultimi anni abbiamo comunque potuto assistere a dei miglioramenti da questo punto di vista. Ad esempio, i 49ers attualmente hanno una donna nel ruolo di assistente, Katie Sowers.
Ed inoltre i Buffalo Bills nel 2016 promossero Kathryn Smith nel ruolo di quality control coach degli special team. Lei fu la prima vera donna a ricevere un ruolo di coaching nella storia dell’NFL.
Ma sono davvero le donne ad aver bisogno di un’opportunità per allenare?
Oppure è l’NFL ad aver bisogno di dare loro una possibilità?
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