Riparte il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, prevede l’inizio dei lavori entro il 2024 e cinque anni per la realizzazione. Ecco numeri, costi e rischi.

Ponte sullo Stretto, il Cdm approva il decreto

Idea di progetto – Ph Credit ANSA

Il progetto del 2011 del Ponte sullo Stretto di Messina riparte. L’idea prevede una sola campata di 3 chilometri tra i due appoggi e costi per 7 miliardi di euro. Il nuovo decreto del governo fa rinascere la società ponte sullo Stretto spa costituita nel 1971 rendendola una collaborazione di Anas, Regione Sicilia e Regione Calabria. La concessione avrebbe durata trentennale. Gli accordi del contratto decaduto saranno riattivati con la firma di atti aggiuntivi. Che comporterà la rinuncia ad ogni controversia sulla cancellazione degli accordi del vecchio decreto 179/2012.

Il progetto ha avuto il semaforo verde “salvo intese”, quindi con la possibilità di perfezionamenti. Infatti non è ancora disponibile il progetto ufficiale ma sarà , secondo il ministro delle Infrastrutture Salvini, il ponte sostenuto da cavi più lungo al mondo. Sarà a campata unica per auto e treni: due piloni, uno in Sicilia e uno in Calabria. La lunghezza è nota: circa 3,2 chilometri, i due piloni sarebbero messi a Ganzilli e Cannitello, nel punto più stretto dello stretto. 

Il famoso ponte “creerebbe 150mila posti di lavoro” secondo Salvini, secondo vecchie stime del 2001 non sarebbero più di 17-50 mila. Per renderlo un’opera profittevole dovrebbe aumentare il transito di passeggeri e merci rispetto i transiti attuali con i traghetti. La soluzione potrebbe essere portare i treni ad Alta Velocità al di là dello Stretto. Ma il Pnrr finanzia da qui al 2026 solo una trentina di chilometri di linea veloce da Battipaglia a Romagnano.

I rischi

Quella dello stretto è una zona altamente sismica, secondo i geologi le sponde della Sicilia si allontanano ogni anni di 4-10 millimetri. Il progetto presenta dunque dei problemi sismici. Nei giorni di vento forte il ponte non sarebbe percorribile. Le fondazioni dei pilastri, che avrebbero cubi di quasi cento metri per lato, presentano incertezze sulle temperature che si generano in fase di presa del calcestruzzo, con conseguenze sui risultati della stabilità. La soluzione di un ponte a tre campate è più recente, ma secondo i critici genererebbe problemi statici perché quelle pendici non sembrano essere geologicamente stabili. 

Come spiega oggi La Stampa i piloni dovrebbero essere alti fino a 400 metri. Il progetto di ponte sospeso a campata unica si dovrebbe costruire per forza lontano sia da Messina che da Reggio Calabria per realizzarlo nel punto meno esteso dello Stretto. Secondo il quotidiano c’è il rischio che il traffico locale continui ad utilizzare i traghetti. Attualmente Bruxelles è pronto a finanziare la prima fase dei lavori ma solo di fronte a un “progetto solido”.

Simona Alba

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