Elio Fiorucci, icona della moda irriverente

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Di Redazione Metropolitan

Elio Fiorucci, milanese doc dalla personalità unica, con il suo ribelle genio creativo ha rivoluzionato totalmente il modo di vestire e percepire la moda degli anni ’70.  Nato nel 1935 da una famiglia di commercianti comincia, fin dalla più giovane età, a lavorare con il padre nel loro negozio di scarpe. Un trampolino di lancio prima di aprire un’attiva tutta sua dedicata interamente alla moda Swinging London. Erano gli anni dei Beatles, dei Rolling Stones e delle minigonne, periodi in cui la moda e la musica andavano di pari passo e dove “stile” era la parola d’ordine.

Così, nel 1967 apre il suo primissimo negozio. Dove? Ovviamente nella capitale dello style prêt-à-porter; Milano. Più precisamente in Galleria Passerella. Il negozio è interamente disegnato dalla designer, artista e scultrice italiana Amalia Del Ponte. Qui arrivavano capi meravigliosi, mai visti prima, esotici, dal gusto british che, nella bella città meneghina non si erano mai visti.

Fiorucci style - Credits: Pinterest
Fiorucci style – Credits: Pinterest

Fiorucci e i jeans rivoluzionari

Fautore del primo jeans stretch, per la prima volta in città le donne potevano indossare la lycra e, grazie a Fiorucci, il denim viene proclamato elemento chiave del guardaroba femminile, non più solo un indumento per il lavoro ma, era diventato adatto per chi voleva sentirsi sexy e desiderata. Un successo così strepitoso che pochi anni dopo porta Elio Fiorucci ad aprire negozi in tutto il mondo.Da Londra a New York, dal Giappone al Sud America, tutti vestono Fiorucci. Perché? Perché chi veste Fiorucci osa. Not for everyone. Pantaloni leopardati, jeans super attillati, vinile, impermeabili trasparenti e colore.

Anche i suoi store erano rivoluzionari: luci abbaglianti, musica ad alto volume e colori fluorescenti, tanto da aggiudicarsi il nome di “Studio 54 diurno” dagli amanti della disco music. In uno di questi store c’era anche una giovanissima Madonna che si esibiva e una neo star Lady Gaga. Nel 1984 il negozio di New York chiuse: era finita la prima era Fiorucci. Il brand sta rivivendo un momento di gloria, grazie al nuovo sito web di Fiorucci e alle influencer, come Chiara Ferragni.

Fiorucci style - Credits: Pinterest
Fiorucci style – Credits: Pinterest

Gli Angeli di Elio Fiorucci non sono quelli di Raffaello

Gli Angeli di Fiorucci non sono quelli di Raffaello anche se sovrapporli è inevitabile. Gli angioletti furono disegnati da Elio e Italo Lupi che, per il brand, seguiva il brit style.  L’ispirazione raffaellesca è abbastanza chiara ma, non ne sono l’esatta fotocopia. Attenzione, le due creature celesti di Raffaello sono eterei, spirituali mentre quelli iconizzati da Fiorucci sono paffuti, carnali. I loro volti, incorniciati da una cascata di riccioli, sono umani, con tanto di labbra rosse. A metà tra il lussurioso e lo spirituale, così come lo erano le sue collezioni.

Annalisa Pomponio

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