Quattordici anni fa, chi vi scrive ora stava leggendo le recensioni della versione per Nintendo Wii di Epic Mickey: un platform di certo non rivoluzionario in senso stretto, ma capace nondimeno di farsi largo tra le numerose produzioni platform di qualità uscite nel periodo di riferimento. Il che era ed è già di per sé un risultato notevole, che però un sequel dopo, purtroppo, si spense senza lasciare adito ad altri prodotti simili. Per questo oggi, nel 2024, il fatto che gli sviluppatori di Purple Lamp abbiano realizzato una remaster tanto piacevole del primo Epic Mickey, chiamata Rebrushed, ha di certo fatto felici sia i videogiocatori che spolparono il platform originale, sia chi “perse il treno” e non lo recuperò più perchè, diciamocelo, Wii è invecchiata tecnicamente molto, molto in fretta. Beh, adesso non ci sono più scuse: Epic Mickey Rebrushed è una gioia per gli occhi!

Epic Mickey Rebrushed Recensione

Di nuovo oltre lo specchio

La storia di Epic Mickey Rebrushed è la medesima di 14 anni fa, con protagonista un certo Mickey Mouse. O meglio, con protagonista una sua versione passata e “storica”, risalente ai cortometraggi in bianco e nero che ne hanno consacrato l’icona un frame alla volta. Non stupisce perciò che quel Topolino in brachette, con lo stesso spirito di un suo successore “apprendista stregone” abbia pasticciato con i poteri di un mago e con le sue attrezzature. Nello specifico, con un pennello magico e un solvente letale, inavvertitamente rovesciato su quella che si rivela presto essere più di una cartografia su un tavolino. 

Il solvente distrugge infatti una realtà fantastica dipinta dal summenzionato mago, abitata da tutti i personaggi che la Disney ha trascurato, dalle loro versioni originali a inchiostro nero e coi colori sbiaditi dal tempo. Insieme agli amici della “casa di Topolino”, come Clarabella, Orazio, Pippo e simili, la magia del pennello e del solvente hanno evocato anche antagonisti leggendari come Gambadilegno e Macchia Nera, che tuttavia sono solo pedine nelle mani di un avversario inaspettato e, per molti, ingiustamente sconosciuto: il coniglio Oswald, la prima “creaturina” ideata da Walt Disney. L’archetipo della mascotte dimenticata, nel suo caso in favore di una dall’ineluttabile successo. Per questo sta proprio a lui, a Topolino sbrogliare questa matassa intrisa di inchiostro nero e solvente verde, aiutando i suoi amici mentre ridipinge la realtà che ha contribuito, in vari modi, a distorcere e rovinare…

Epic Mickey Rebrushed Recensione

Una grafica tutta nuova su di un’impalcatura collaudata

Se quel che vi abbiamo raccontato qui sopra vi suona familiare, probabilmente avete già giocato a Epic Mickey su Wii. Nel qual caso sappiate che non è solo la storia a essere rimasta identica, ma anche il gameplay. Al netto di piccoli cambiamenti puntuali mirati soprattutto a rendere più fluido e scorrevole il tutto. Originariamente pensato, lo ricordiamo, per un sistema di controlli basati sul movimento, del tutto diversi da quelli dei controller tradizionali che invece sfrutta la remaster.

Il lavoro svolto è notevole, sia nei mondi action in tre dimensioni che nelle sessioni di platform puro in 2.5D. Topolino è infatti più agile e letale che mai e il pennello magico rubato al mago fa il suo lavoro egregiamente. Sia quando dissolve piattaforme e muri per rivelare segreti e sbloccare meccanismi, sia quando ridipinge la realtà. Ricostruisce ponti, facciate delle case e tanto altro: si punta, si mira e si spara. Semplice e diretto. 

Anche i controlli platform sono altrettanti puntuali e rispondenti, per quanto certe animazioni e modelli non funzionino bene come altri con le texture ridisegnate. I molti dettagli aggiunti alle aree esplorabili e la nuova illuminazione e particellari. Non sono molti, insomma, ma sono rimasti degli spigoli ereditati dai 14 anni di permanenza del titolo nella polvere. Questo non significa però che le grandi pulizie operate da Purple Lamp non abbiano radicalmente trasformato le mappe. Che ora sono diverse e decisamente più belle, ma non cambiano identità in virtù del loro rinnovato aspetto. Invece, questa remaster amplifica il potenziale delle atmosfere cupe e decadenti volute fin dalla versione su Wii, per generare contrasto con l’essenza gioiosa e spensierata di Topolino e compagni. Muoversi con Mickey e destreggiarsi in schivate, doppi salti e pennellate è perciò, oggi più che mai, un vero piacere. 

Epic Mickey Rebrushed Recensione

Vi avvisiamo: nonostante l’età della struttura del gamplay, Epic Mickey Rebrushed non è uno di quei “vecchi giochi tostissimi” della Disney, in stile Paperino in Cold Shadows, per capirci. Tutt’altro: è invece un’avventura essenziale e adatta a tutti, con qualche elemento di design particolarmente interessante, qualche Boss fight per esempio, o certi stage e situazioni soprattutto nelle zone in 3D. Lungi dall’essere un difetto in senso stretto, lo diventa solo se i giochi troppo meccanicamente “facili” non vi soddisfano. 

Non molti sanno che Epic Mickey avrebbe dovuto essere solo l’inizio di un multiverso più imponente e nutrito di personaggi e universi. Con un Epic Donald, per esempio. Previsto, ma mai messo in opera dopo Epic Mickey 2, che non fu recepito nel modo sperato dal pubblico e non ebbe il successo prospettato. Non crediamo certo basti una semplice remastered come questa, per quanto esteticamente curata, piacevole e rifinita, a far risorgere questo ambizioso parco titoli “Epic”. Tuttavia è un inizio e, soprattutto, è un videogioco restituito all’epoca moderna dopo 14 anni di oblio. Tecnicamente fluido, meccanicamente ancora abbastanza moderno e, soprattutto, visivamente del tutto nuovo e appagante, fedelissimo alle atmosfere originali.