Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sarà oggi in Russia per discutere con Vladimir Putin la ripresa dell’accordo sulle esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero in tempo per il raccolto autunnale. I colloqui si svolgeranno a Sochi, nella Russia sudoccidentale. Il primo incontro di Erdogan con Putin da ottobre avviene mentre le forze russe cercano di contenere una controffensiva da Kiev che comincia a mostrare risultati promettenti dopo tre mesi di combattimenti sul fronte meridionale.

Da quando Putin si è ritirato dall’iniziativa, Erdogan si è ripetutamente impegnato a rinnovare gli accordi che hanno contribuito a evitare una crisi alimentare in alcune zone dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia. L’Ucraina e la Russia sono i principali fornitori di grano, orzo, olio di girasole e di altri beni di molti Paesi in via di sviluppo. L’accordo, mediato dalle Nazioni unite e dalla Turchia nel luglio del 2022, ha permesso a quasi 33 milioni di tonnellate di grano di lasciare i porti ucraini affacciati sul Mar Nero in sicurezza nonostante l’invasione russa del Paese.

Erdogan Putin

La Russia si è ritirata a luglio dall’accordo che consentiva il trasporto marittimo del grano ucraino, fondamentale per l’approvvigionamento alimentare mondiale, criticando il fatto che l’invio sul mercato internazionale dei propri prodotti agricoli e fertilizzanti fosse ostacolato dalle sanzioni occidentali. Da allora la Russia ha minacciato di attaccare le navi che lasciano i porti ucraini nel Mar Nero. Ha inoltre intensificato i bombardamenti sulle infrastrutture portuali ucraine. Per quanto riguarda il ritorno all’accordo sui cereali, “esiste ormai un processo basato su una migliore comprensione e una migliore risposta alle richieste della Russia”, ha stimato il capo della diplomazia turca Hakan Fidan, che giovedì si è recato a Mosca per preparare la visita del presidente.

La soluzione al trasporto di cereali nel Mar Nero “dipende dai Paesi occidentali che devono mantenere le loro promesse”, ha affermato all’inizio di agosto Erdogan, alludendo alle richieste di Mosca. Kiev è alla ricerca di partner per incrementare le esportazioni, anche attraverso il Mar Nero.