Eric Clapton, famoso chitarrista e cantautore britannico, nasce a Ripley il 30 marzo 1945, oggi compie 78 anni. In occasione del suo compleanno ripercorriamo le tappe principali della sua eccezionale parabola musicale, dal suo esordio in vari gruppi musicali fino alla sua tanto acclamata carriera solista. Eric Clapton ha sperimentato nel corso degli anni numerosi generi musicali: dal pop rock all’hard rock, dal rock psichedelico al blues di matrice tradizionale, dal raggae al folk rock. Ogni strada percorsa ha decretato in maniera inoppugnabile il suo successo, annoverandolo tra i principali esponenti del blues rock, soprattutto della scena British blues.

Biografia di Eric Clapton

Eric Clapton
Eric Clapton Ph Credits Wikipedia

Eric Clapton nasce a Ripley nella contea del Surrey. Figlio della sedicenne Patricia Molly Clapton e del soldato canadese venticinquenne Edward Walter Fryer, che prima della sua nascita fa ritorno a Montréal. Rimasto senza il padre il piccolo Eric viene cresciuto dalla nonna materna convinto che la madre fosse la sua sorella maggiore, la quale va a vivere in Germania insieme a suo marito. Eric è un bimbo introverso, tranquillo che preferisce stare da solo. Ha una passione smisurata per la musica che lo accompagna per tutta la vita, è molto ambizioso e si impegna con dedizione nello studio della musica.

Frequenta la scuola media di Surbiton e per il suo tredicesimo compleanno gli regalano la sua prima chitarra acustica. Tuttavia imparare a suonarla si rivela un’impresa più ardua di come si aspetta. La musica blues esercita un’influenza notevole su Eric Clapton fin da giovanissimo, quando infatti si esercita tutti i giorni per imparare gli accordi così da emulare lo stile dei più noti artisti di questo genere dell’epoca.

Gli esordi di Eric Clapton insieme ai gruppi musicali

Eric Clapton prima di affermarsi come solita nella sua lunga carriera ha militato in disparati gruppi musicali. Nel 1963 entra a far parte dei Yardbirds, uno dei primi gruppi rock del Regno Unito. Poco dopo diventa un membro dei Bluesbreakers, gruppo musicale inglese pioniere del blues, con il quale Eric esordisce in un concerto a Londra. Nel 1966 esce l’album BluesBreakers with Eric Clapton. Il suo nome comincia a circolare e il successo a crescere. In questi anni fa la conoscenza di Jack Bruce, bassista compositore e pianista e di Ginger Baker, batterista.

Insieme decidono di fondare un nuovo gruppo di stampo rock-blues e scelgono come nome Cream. Eric collabora anche con Frank Zappa. Il nascente gruppo consente ai suoi singoli membri di dare libero sfogo alle proprie attitudini, superando i limiti posti dalle canzoni pop. Nonostante il successo raggiunto il gruppo decide di sciogliersi. Successivamente Clapton con Baker e Steve Winwood fondano i Blind Faith, gruppo che ha vita breve e dopo il primo album si smembra.

Eric entra a far parte dei Delaney & Bonn, gruppo rock con il quale incide l’album On tour with Eric Clapton. Nel 1970 Clapton forma i Derek and the Dominos, nel quale entra a far parte il famoso chitarrista elettrico Duane Allman. Il loro primo album è Layla and the other assorted love songs. I singoli Layla e Cocaine sono i più famosi di Clapton. Il disco si distingue per la sinergia che si crea tra la chitarra di Clapton e quella di Duane, che dominano in maniera incontrastata ogni brano.

Il tunnel della droga e l’inizio della carriera da solista

La scomparsa inaspettata di Jimi Hendrix sconvolge Clapton e per omaggiarlo apre ogni concerto con la canzone Little Wing di Hendrix. Le condizioni psicologiche di Clapton peggiorano quando l’amico Duane muore in un incidente stradale. Clapton non regge il duro colpo e cade in un abisso scuro e profondo: quello della droga. Infatti quando nel 1971 prende parte al Concert for Bangladesh di George Harrison tutti notano come Eric Clapton sia particolarmente provato. Non è facile uscire da solo da questa voragine in cui era caduto, è necessaria la vicinanza di amici come Pete Townshend. Riappare di nuovo in pubblico al Rainbow di Londra. Clapton torna a dedicarsi alla musica con l’uscita del suo secondo album 461 Ocean Boulevard, che sancisce l’inizio effettivo della carriera da solista.

Il disco sarà da questo momento il suo punto di riferimento, in quanto tutti gli album successivi ricalcheranno la combinazione di blues, ballads e laid-back con interventi di chitarra in esso presente. Compone la colonna sonora del film Arma letale e del sequel Arma letale 3. Nel 1988 insieme ai Dire Straits partecipa al concerto tributo per i 70 anni di Nelson Mandela. Collabora nel 1989 con il cantante italiano Zucchero Fornaciari, con il quale incide il singolo A wonderful world. Zucchero apre una trentina di concerti del tour europeo di Eric Clapton.

La tragedia della morte del figlio

Un giorno che Eric Clapton purtroppo non dimenticherà mai è il 20 marzo 1991 quando il figlio Conor di soli 4 anni, a causa di una finestra lasciata aperta, muore cadendo dal 53° piano di un grattacielo di New York. Dopo questa tragedia Clapton realizza la canzone Tears in heaven dedicata al piccolino e decide di concentrarsi sul blues. Il dolore per questa terribile e atroce perdita emerge nei brani My father’s eyes e Circus has left town. Nel 1992 Clapton e la sua band si esibiscono nel programma Unplugged per MTV presso i Bray Film Studios di Windsor registrato in audiovisione e trasmesso nel Regno Unito. Dai nastri vengono anche ricavati un disco e una VHS. L’album è un best e un long seller e si guadagna il disco d’oro in USA con la vendita di circa 10 milioni di copie.

Clapton vince ben 6 Grammy e questi successi uno dopo l’altro stabilisco una volta per tutte la sua fama a livello mondiale e il prestigio presso la critica. Nello stesso anno parte per una tournée e in molte date sul palco si esibisce con Elton John, con cui incide il brano Runaway Train. Partecipa al concerto tributo per il trentennale dell’esordio discografico di Bob Dylan. Dopo tutte queste esperienze musicali ritorna alle sue radici musicali e pubblica il disco From the cradle, composto da cover blues con lo scopo di celebrare i maestri afroamericani, i suoi mentori fin dal principio dell’avvio della sua parabola musicale.

I successi continuano

Nel 1999 Eric Clapton allestisce un concerto al Madison Square Garden di New York. Nel 2004 e 2007 organizza il Crossroads Guitar Festival, un festival della chitarra blues. Con la vittoria di ben 17 Grammy Award e del Brit Award nel 2004 ottiene il titolo di CBE a Buckingham Palace per i servizi resi alla musica. Nel 2006 realizza il disco The road to escondido, nel quale finalmente collabora con J.J. Cale. In questo anno si esibisce in Italia in varie occasioni: al Lucca Summer Festival, all’Umbria Jazz e all’Arena di Verona. Anche questi concerti registrano il tutto esaurito.

Nel 2010 esce l’album intitolato Clapton, un disco che nasce come un omaggio a tutti quei motivi blues e jazz che rievocano la sua infanzia. Si esibisce con Pino Daniele in un concerto di beneficenza a Cava de’ Tirreni nel 2011. Il 20° disco di Eric Clapton, Old Sock, viene pubblicato nel 2013 e include 2 canzoni inedite e un insieme di brani cari al cantante che lo hanno ispirato durante la sua carriera. Include anche una collaborazione con Paul McCartney. Nel 2016 Clapton comunica pubblicamente di essere affetto da una neuropatia periferica, una malattia neurologica di carattere degenerativo che gli limita i movimenti del corpo.

Nonostante questa malattia limitante, continua ad incidere dischi e ad esibirsi dal vivo come nel 2017 al Royal Albert Hall di Londra o durante il tour nel 2019 con date in Europa, Stati Uniti e Giappone. Nel 2020 pubblica il brano Stand and Deliver, invettiva contro le misure restrittive per il Covid. Il ricavato viene devoluto al Lockdown Financial Hardship Fund, associazione che ha come obiettivo aiutare i lavoratori dello spettacolo colpiti dalla crisi in seguito alla pandemia.

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Elisa Adamo