Eterea: un viaggio inaspettato tra le dimensioni

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Di Redazione Metropolitan

La principessa Eterea è stata imprigionata dai suoi sei figli e restano solo 18 ore per salvarla. In Eterea, vestirete i panni di prodi Architetti a lei fedeli, in cerca delle chiavi custodite dai sei Boss per salvare la Principessa. Il tutto attraverso… il tiro dei dadi!

Attraverso le combinazioni delle facce dei dadi, potrete raccogliere Requisiti e Artefatti che vi permetteranno di sconfiggere i Boss e sottrargli le preziose chiavi. Ma non solo. Con i dadi potrete anche manipolare il Tempo, spostarvi tra le dimensioni, oltre a raccogliere risorse e Gemme vitali. Ringraziamo la Little Rocket Games per la collaborazione e per la disponibilità della copia review, che ci ha permesso di immergerci in lotta per il destino di Eterea!

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Il setup di Eterea – Copyright: autore.

Unboxing Eterea – dentro la scatola

All’interno della scatola di Eterea troviamo:

  1. La plancia di gioco;
  2. 40 gemme Essenza Vitale;
  3. 1 cilindro Segnatempo;
  4. 4 pedine Architetto;
  5. 24 segnalini Artefatto;
  6. 144 segnalini Requisito;
  7. 6 dadi bianchi Elementali;
  8. 6 dadi rossi Costruttore;
  9. 4 dadi neri Dimensionali;
  10. 24 segnalini Chiave;
  11. 18 carte Risoluzione;
  12. 48 carte Requisito;
  13. 6 carte Architetto;
  14. 6 carte Dimensione Chiusa;
  15. 18 carte Vocazione.
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La plancia e le Dimensioni di partenza – Copyright: autore.

Una panoramica del regolamento

In Eterea, 2-4 giocatori saranno gli Architetti, unici paladini della Principessa, che tenteranno di liberarla dalle catene. Ogni giocatore inizia con 36 segnalini del colore scelto e 4 gemme Essenza Vitale. I segnalini sono in copie limitate e tornarne in possesso o spostarli non è facile, attenzione se scegliete di piazzarne uno magari non utile in quel momento.

Mischiate e sistemate le carte Requisito e tanti Artefatti quanti il numero di giocatori negli appositi spazi sulla plancia. Mettete poi una carta Dimensione Chiusa su ogni zona. Date inoltre ad ogni giocatore una carta Architetto, che indicherà bonus e malus in determinate Dimensioni, e 3 carte Vocazione. Sceglietene una e scartate le altre, saranno un aiuto durante la partita.

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Le carte obiettivo – Copyright: autore.

Piazzate il cilindro di legno sull’orologio centrale sul numero 1. Scegliete una carta Risoluzione in base alla difficoltà dell’obiettivo che volete affrontare o, se siete più audaci, scegliete casualmente. Lo scopo del gioco sarà ottenere per primi, entro i 18 round stabiliti, gli Artefatti e le Chiavi indicate sulla carta Risoluzione, così da liberare Eterea.

Gli artefatti si conquistano nelle Dimensioni dopo aver ottenuto due carte Requisito di quella dimensione. Le chiavi invece si ottengono in un secondo momento, sconfiggendo i relativi Boss. Il primo che avrà ottenuto tutto il necessario sarà il vincitore.

Finito il setup, ogni giocatore tira un dado bianco per determinare la sua Dimensione di partenza. Per ogni dimensione così aperta, rivelate le prime due carte Requisito. Il gioco si divide in due fasi: la Fase Dimensioni e la Fase Boss.

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Il setup di partenza del giocatore giallo – Copyright: autore.

Nelle Dimensioni durante il proprio turno il giocatore deve compiere delle azioni:

  1. Spostarsi (obbligatorio): muoversi di una casella adiacente a quella dove ci si trova; scegliere dove posizionarsi è fondamentale, se adiacente a voi non ci sono quadrati disponibili, li non potrete creare Requisiti; se intorno a voi non ci sono ottagoni liberi, allora non potete muovervi e potete restare fermi.
  2. Tirare un set di dadi (obbligatorio): dopo il movimento, potete scegliere uno dei tre set di dadi e tirarli; i dadi bianchi e rossi servono per creare Requisiti e ottenerne le relative carte (le combinazioni sono riportate sulle carte scoperte sulla plancia) o per azioni speciali, i dadi neri invece servono per spostare voi o i vostri segnalini già piazzati da una dimensione all’altra, oppure per mandare avanti o indietro il segnalino del tempo. Ogni volta che lanciate un set di dadi, anche se non vi è utile, siete obbligati a tenere almeno uno dei risultati appena ottenuti; il resto potete ritirarli, finché non avrete tenuto tutti i dadi.
  3. Usare i bonus di una o più carte Requisito (facoltativo): le carte Requisito, oltre a farvi ottenere degli Artefatti, vi daranno anche delle abilità da usare, come ritirare il set di dadi, oppure aprire un portale per spostarvi o creare segnalini a vostra scelta. Una volta usate le abilità girate la carta senza scartarla, vi sarà comunque utile nella Fase Boss.
  4. Tirare un secondo set di dadi diverso dal primo (facoltativo);
  5. Usare i bonus di una o più carte Requisito (facoltativo) qualora ne aveste ancora da usare.
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Dettaglio del centro della plancia e dei Boss – Copyright: autore.

Sulle carte Requisito oltre all’abilità della carta e la combinazione che richiede, troverete anche la quantità di segnalini che dovrete piazzare per ottenere la carta. Per passare nella dimensione dei Boss, oltre agli Artefatti richiesti per affrontarli, vi serviranno almeno 8 carte Requisito, che vi garantiranno altrettanti dadi per formare il vostro set da combattimento. Più carte avrete, più dadi tirerete, più avrete possibilità di sconfiggere il Boss.

Le gemme Essenza Vitale che avrete raccolto durante i turni saranno i vostri Punti Vita, potete averne un massimo di 10. Durante la Fase Boss potrete:

  1. Spostarvi (facoltativo) da una casella Boss ad un’altra adiacente; per spostarvi è però obbligatorio aver sconfitto il Boss dove vi trovate.
  2. Tirare il set di dadi neri (facoltativo) per spostarvi in una casella Boss non adiacente, oppure per manipolare il tempo.
  3. Costruire e giocare il set di dadi da combattimento (obbligatorio); avrete bisogno di almeno 3 dadi bianchi, 3 dadi rossi e 1 dado nero, se potete avere dadi in più potete sceglierli del colore che preferite. Ogni Boss ha la sua combinazione di dadi e Artefatto ben indicati sulla plancia. Come per i lanci nelle Dimensioni, siete obbligati a tenere almeno un dado per ogni tiro, anche se il simbolo non vi serve, ritirando gli altri. Per ogni dadi inutile che avete da parte, perdere una gemma, quindi un Punto Vita, a meno che nelle carte Requisito non abbiate degli scudi. Se finite le gemme, avete perso e siete eliminati.
  4. Giocare i bonus di una o più carte Requisito (facoltativo).
Dettaglio della Dimensione Oblio con i Requisiti creati – Copyright: autore.

Una volta ottenuta la giusta combinazione di dadi, il Boss sarà sconfitto e ottenete la sua Chiave. Il primo che avrà raccolto tutte le Chiavi e gli Artefatti richiesti sarà il vincitore e il salvatore della Principessa. Se tutti falliscono, Eterea sarà perduta per sempre.

Eterea – un salvataggio difficile

Eterea è un gioco di dadi, dove l’alea la fa da padrona. L’ambientazione e la storia sono splendide, i disegni sulla plancia molto belli. Il gioco si regge interamente sul tiro di dadi e se non siete fortunati c’è poco da fare. In due giocatori si ha la sensazione che ci sia troppo spazio, in quattro giocatori l’interazione aumenta, ma non è mai fastidiosa, garantendo quel giusto circolo di carte e di frustrazione per vedersi soffiare la carta che si aveva puntato.

I poteri delle carte Requisito aiutano poco a bilanciare il tiro dei dadi e decidere di usarle è una scelta quasi obbligata. Usarle per ottenere gli Artefatti può lasciarvi sprovvisti durante il combattimento con i Boss, ma allo stesso tempo tenerle per il combattimento futuro rischia di non farvi arrivare nemmeno a questa opportunità, visto che alcune intervengono sul tiro di dadi, ma se siete sfortunati potrebbero non aiutare.

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Le carte Requisito di tutte le Dimensioni e i relativi Artefatti – Copyright: autore.

Oltre alle carte Requisito, ci sono altri fattori che tentano senza troppo successo di mitigare la casualità dei dadi. Alcune carte Vocazione possono permettervi di riutilizzare delle facce perdute per ritirare, spesso con poco successo. Le carte Architetto vi permettono di essere più efficaci in determinate Dimensioni e svantaggiati in altre, ma essendo distribuite casualmente, se capitate nel primo turno nella dimensione sbagliata, con un potere che non aiuta e non riuscite ad andarvene, si rischia di restare indietro e vedere gli altri giocatori procedere col loro gioco senza poterli ostacolare.

Si ha la sensazione che Eterea sia sbilanciato e che avrebbe bisogno di qualcosa che lo salvi dal lancio del dado. Ci sono talmente tanti aspetti fuori dal controllo dei giocatori e a cui non si riesce a sopperire con la strategia che si ha la sensazione che vincere, anche con gli obiettivi più semplici, non sia possibile.

I Boss sono quasi impossibili da battere, le Gemme non sono mai abbastanza e non c’è modo di uscire da una partita dove i dadi non entrano in sintonia col giocatore. Le carte che dovrebbero aiutarlo non riescono del tutto nel loro intento, lasciando la sensazione di un’opportunità mancata, soprattutto data la splendida idea dell’ambientazione.

I tre set di dadi – Copyright: autore.

La meccanica della manipolazione dei turni è molto interessante, anche quella però troppo vincolata al dado. Se un giocatore manda avanti i turni per provare a tagliare fuori gli altri, a loro non resta che provare a tirare, sperando nel successo, ma comunque perdendo almeno metà del turno. Aggiungere un po’ di fretta e di interazione in questo modo è molto interessante ma rischia di frustrare ancora di più la partita, in un gioco già abbastanza fuori controllo.

L’idea generale è molto interessante, resa però meno efficace dallo sbilanciamento tra i dadi e le carte che non riescono a tenergli testa. Eterea si presenta visivamente molto bene, la scatola è enorme, la plancia bella e ben spiegata, anche se mancano le combinazioni dei dadi neri. Sul design delle carte forse si poteva fare qualcosa in più e i segnalini Requisito blu sono poco leggibili.

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Eterea e i Boss – Photo Credit: Sabrina Podda.

Eterea è un gioco particolare, un po’ faticoso per i neofiti e a volte un po’ frustrante quando i dadi non rispondono come vorreste. Le prime partite possono essere un po’ lunghe per i molti dettagli da scoprire, poi si procede senza problemi.

Se vi piace la casualità del lancio del dado, lanciare molti dadi e che tutto sia determinato da quale faccia uscirà, Eterea fa per voi, altrimenti potrebbe capitarvi di restare con l’amaro in bocca e un po’ di frustrazione. A voi la scelta, buona fortuna e che il bagliore di Eterea vi accompagni!

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