
Italia-Austria, gara valida per gli ottavi di finale di Euro 2020, sia pure dopo una montagna di emozioni, permette agli azzurri di volare verso i quarti di finali. Austriaci autori di un’ottima gara, ma decisive le segnature di Chiesa e Pessina. Ininfluente, alla resa dei conti, quello di Kalajdzic. Così cronaca, promossi e bocciati.
Il primo tempo di Italia-Austria
Si comincia con un ritmo forsennato, con gli austriaci che provano a imporsi sul piano fisico, mentre gli azzurri contrappongono un miglior palleggio. Al 10′, al termine di una prolungata azione offensiva dell’Italia, Spinazzola, da posizione defilata, cerca la porta avversaria, ma non è fortunato. Quattro minuti dopo ci prova anche Insigne dalla sua zona, ma Bachmann blocca bene a terra. Al 16′ è pericoloso Barella, il portiere austriaco respinge con i piedi un po’ in affanno. La risposta dell’Austria è di Arnautovic, ma il suo destro da 30 metri, finisce altissimo. È al 33′, invece, che Immobile dalla media distanza, prova a sorprendere Bachmann, ma il suo destro non è reso vincente solo dall’incrocio dei pali. Gli azzurri chiudono i primi 45 minuti in avanti, che si chiudono senza reti.
Il secondo tempo di Italia-Austria
Alla ripresa, Berardi riesce a mettere un pallone basso in area, ma la difesa austriaca si salva. Alaba al 52′ ci prova su calcio di punizione dal limite dell’area, la sfera, però, termina alta. Dieci minuti dopo Sabitzer calcia di destro da fuori area, Bonucci devia in corner. Nell’azione che nasce dall’angolo, Arnautovic chiama Donnarumma all’intervento basso. Poco dopo, sempre Arnautovic, va in gol di testa su servizio di Alaba, ma il VAR, dopo attimi di apprensione per gli azzurri, lo pizzica in fuorigioco. L’Italia prova a scuotersi e al 72′, con Locatelli, ma il suo destro manca lo specchio della porta avversaria. Stessa cosa capita a Insigne un minuto dopo. Gli austriaci si fanno progressivamente più pericolosi, il VAR gli nega un penalty per fuorigioco e gli azzurri ripiegano in difesa. Mancini inserisce forze fresche, ma dopo 5 minuti di recupero, si va ai supplementari.
I tempi supplementari di Italia-Austria
Nel primo lampo dei supplementari, Chiesa riceve sul secondo palo servito da Spinazzola, l’attaccante si libera di Laimer e poi di sinistro, insacca alla destra di Bachmann. Negli intensi minuti che seguono, l’Austria prova a spingere in avanti, la difesa azzurra si chiude e l’Italia può permettersi di pungere in contropiede. A due minuti dalla fine del primo tempo supplementare, Insigne sfiora il raddoppio con una ponizione che il potiere austriaco, però, disinnesca con un volo sotto agli incroci. Solo un minuto e Pessina porta a due le reti dell’Italia.
Donnarumma, in avvio di secondo tempo supplementare, salva in tuffo su un insidioso colpo di Gregoritsch. L’Italia risponde poco dopo, con un colpo di destro di Di Lorenzo, troppo largo, tuttavia. Al 110′ Sabitzer per due volte va vicino al gol, ma il giocatore è impreciso in entrambi i casi. Tre minuti dopo , su di un corner, Kalajdzic accorcia le distanze di testa. Si soffre fino alla fine, ma Italia-Austria diventa il trampolino per gli azzurri verso i quarti di finale.
I Promossi
Spinazzola-Chiesa (Italia): sì, la loro giocata, quella che porta gli azzurri in vantaggio, basta per fargli guadagnare la citazione come migliori in campo. L’Italia ha sperimentato tante sensazioni in questa gara, compreso un senso di smarrimento. Le gare che l’attendono non saranno più facili. Importante sarà ricordarsi, però, che basterà pescare nel nostro bagaglio tecnico, per trasformare una qualsiasi notte, in magia. Proprio come hanno fatto i due azzurri.
Compattezza difensiva (Austria): è la cosa che è piaciuta di più. Gli austriaci eseguono un ottimo pressing per tutta la gara, con la partecipazione praticamente di tutti gli effettivi a disposizione di Foda. Chariamoci, però, la compattezza difensiva non è fine a sé stessa, bensì il mattone sul quale i biancorossi mettono in difficoltà la retroguardia azzurra in più di un’occasione. I gol subiti nei tempi supplementari, non tolgono nulla, a nostro avviso, alla grande prestazione dell’Austria.
I Bocciati
Ritmo di gioco (Italia): gli azzurri hanno dimostrato un livello tecnico più alto, vero, ma senza il iusto ritmo di gioco. Chiusa sulle fasce e soffocata (spesso) dal pressing degli avversari, l’Italia non ha trovato la velocità giusta per graffiare, come avvenuto in altre gare, la difesa degli austriaci.
Nessuno (Austria): nessuno degli austriaci scende sotto un’abbondante sufficienza. Forse la squadra di Foda non ha tutti gli strumenti tecnici di cui dispone quella di Mancini, ma nel giusto modo, i limiti degli austriaci non hanno pesato nella gara, più significativamente segnata dall’ottima prestazione corale della formazione scesa in campo.
Autore: Adriano Fiorini
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(Photo credit: Nazionale Italiana di Calcio)
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