Il regolamento cambiato nel corso di quest’anno per agevolare determinate situazioni economiche prevede il congelamento di alcune parti delle monoposto. Tra queste, il cambiamento che ha destato più clamore nonché numerose discussioni, è quello inerente al congelamento dei motori di F1; tra i team in disaccordo sul blocco di questo sviluppo ci sono Ferrari e Renault che però avrebbero dato la possibilità di congelare i motori all’inizio del 2022.
F1, congelamento motori: raggiunto un compromesso?
Il dilemma sul congelamento dei motori sembra non avere ancora una fine; le proposte sul tavolo non sono infatti state accolte da tutti come FIA e Liberty Media si aspettavano. La decisione di congelare alcune parti è nata come conseguenza di un 2020 che ha colpito soprattutto i team più deboli, economicamente parlando. Per questo motivo scelte come il budget cap dal 2021, e probabilmente un futuro salary cap per i piloti, hanno ricevuto il consenso di tutti, anche se non senza discussioni. L’argomento su cui però ancora non si è arrivati ad un accordo riguarda proprio i motori. Da una parte infatti Red Bull, con l’appoggio di Mercedes, starebbe spingendo per avere il cambiamento alla fine del prossimo campionato; dall’altra invece, team come Ferrari e Renault si sono fermamente opposti nel prendere questa direzione.
Ad oggi i costruttori che forniscono i motori sono quattro: Mercedes, Ferrari e Renault, presenti fin dall’inizio dell’era turbo-ibrida; e Honda, giunta nel 2015 per fornire inizialmente McLaren, che però lascerà il mondo della F1 al termine del 2021. Proprio per questo motivo la Red Bull, capitanata in questo caso da Helmut Marko, ha spinto fin da subito per il congelamento; infatti tale soluzione permetterebbe alla scuderia austriaca di usare le power unit Honda anche nelle stagioni successive, senza quindi trovare altri fornitori e con la concorrenza bloccata negli sviluppi.
Inzialmente Louis Camilleri, a.d. Ferrari, si è immediatamente opposto a questa decisione; ad oggi, secondo quanto riportato dalla testata tedesca Auto Motor und Sport, sia la Scuderia di Maranello che la Renault avrebbero cambiato idea puntando ad un compromesso. La proposta che potrebbe essere accolta da tutti vedrebbe il congelamento slittare all’inizio del 2022 e non al termine del Mondiale 2021. Aria di novità quindi nel futuro della F1 a cui si aggiungeranno i nuovi motori probabilmente nel 2026; questi rappresenterebbero l’inizio del cammino che il Circus vuole intraprendere per arrivare entro il 2030 all’obiettivo zero emissioni.
Beyond The Race – GP Turchia 2020: “Dream the impossible and still rise”
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