Duro lo sfogo di Ricciardo contro la sua, ormai, ex squadra. Il pilota di Perth non ha ben digerito l’ennesimo problema di affidabilità stagionale patito durante la gara in Messico. Nonostante una buona gara, il #3 è stato costretto al ritiro per un problema alla frizione, mentre Verstappen andava a vincere il GP.

Sembrava dovesse essere il weekend del riscatto per Daniel Ricciardo, dopo che il sabato messicano gli ha regalato una grande pole position, strappata all’ultimo a Max Verstappen. Invece è stata un’altra gara avara di risultati per l’australiano, costretto al ritiro al 61esimo passaggio per un problema alla frizione, lo stesso patito dall’olandese alla fine delle FP2.

Daniel Ricciardo festeggia alla sua maniera la pole position al GP del Messico. Photo credit: F1GrandPrix

Se si guarda lo storico di questa stagione, per Daniel Ricciardo si tratta dell’ottavo ritiro, il sesto nelle ultime 11 gare. Troppo per il povero Ricciardo, che non merita certamente il 2018 che sta vivendo. Le sue dichiarazioni dopo gara sono state eloquenti:

“Non ho più speranze per questa macchina e non voglio arrivare in Brasile sapendo di dover correre con questa monoposto. Non credo a cospirazioni e né sono superstizioso ma questa macchina è maledetta. Vorrei lasciarla guidare a Gasly… Quest’oggi mi è andata male anche la partenza nonostante tutte le prove fatte nel fine settimana erano perfette… Non voglio correre le ultime due gare”

Dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni e che stridono con la caratura di questo pilota, sempre sorridente e ottimista. L’ultimo arrivo a podio coincide con l’ultima vittoria stagionale, che risale addirittura a fine maggio, al Gran Premio di Monaco.

Daniel Ricciardo festeggia la vittoria al GP di Monaco. Photo credit: F1GrandPrix

Vero è che su alcuni tracciati la RB14 ha subìto la supremazia tecnica di Mercedes e Ferrari ma se si prende lo stesso riferimento di Ricciardo, ovvero le ultime 11 gare, i risultati per il giovane pilota olandese sono di tutto rispetto: 6 podi con 2 vittorie in Austria e in Messico.

Daniel Ricciardo ed i problemi tecnici

Lunga è la lista degli inconvenienti e dei problemi tecnici avuti dall’australiano: in Austria furono gli scarichi a tradirlo. In Germania fu la Power Unit a privargli di un buon risultato nonostante l’abbia cambiata al sabato, mentre nel GP del Belgio fu vittima incolpevole di una carambola al via innescata da Hülkenberg. Una settimana dopo, al GP d’Italia Ricciardo ha sofferto lo stesso problema avuto in Messico.

In Giappone la PU lo ha abbandonato nella Q2 costringendolo a una super rimonta in gara che lo ha portato a chiudere in quarta posizione, mentre in America fu un problema di natura elettrica (probabilmente lo stesso avuto a inizio stagione in Bahrain) a far chiudere la gara in anticipo a Ricciardo, con il conseguente gesto del dito medio rivolto alla macchina.

Ricciardo si ritira dalla gara nel GP degli USA. Photo credit: F1Grandprix

Insomma un periodo nero per il pilota australiano, felice di poter sposare la causa Renault nel 2019 con i galloni di prima guida. Daniel Ricciardo è consapevole che andrà a guidare una monoposto lontana dai top-three, anche se spera che il matrimonio Red Bull-Honda possa causare problemi al team di Horner e Marko. Rimane da vedere cosa deciderà Ricciardo. Nel caso in cui decida di abbandonare il team austriaco, la Red Bull si affretterebbe a far debuttare Gasly al fianco di Max Verstappen.

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