F1: Hamilton, pilota anticonformista come Hunt

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Di Redazione Metropolitan

Il 4 volte campione del mondo inglese è una delle icone simbolo della F1 moderna. Lewis non solo è uno dei piloti più talentuosi di sempre, ma ha saputo anche creare una figura, quasi mitologica, legata al suo nome. Prima di lui, un altro pilota inglese attirava attenzione per la sua vita dentro e fuori le piste: James Hunt.

James Hunt ha vinto il titolo mondiale con la McLaren nel 1976 dopo una lunga battaglia con Niki Lauda e la sua Ferrari. Mentre l’austriaco è sempre stato un personaggio schivo, legato alla sua famiglia e amante della tranquillità, Hunt era il classico pilota belloccio idolo delle donne di quegli anni, che lo seguivano più che altro per le sue avventure fuori i gli autodromi, dove donne, alcol e fumo, la facevano da padrone.
Leggenda narra che Hunt nella sua vita frequentò addirittura 5000 donne diverse.

Pur di vincere, Hunt era disposto a tutto, tant’è che riuscì nel suo intento anche grazie alla rinuncia di Lauda di correre il GP del Giappone di quell’anno. Un nubifragio si abbatté nella zona del monte Fuji e il pilota Ferrari, che aveva ancora gli strascichi del brutto incidente avuto al GP di Germania al Nürburgring Nordshleife, abbandonò la corsa dopo pochi giri. L’inglese riuscì a chiudere in terza posizione e a vincere il titolo mondiale con un punto di vantaggio sul pilota Ferrari.
La storia della loro rivalità è diventata anche oggetto di un film intitolato Rush.

Niki Lauda e James Hunt nel 1976. Photo credit: Classic-trader

Hamilton come Hunt. Epoche differenti. Eppure anche Lewis ama stare al centro della scena. Che sia per sponsorizzare qualcosa o l’essere la copertina di qualche giornale dedicato alla moda o al fisico. Hamilton ama mettere in mostra tutto ciò che ha e che fa. Il suo strumento preferito è senza dubbio Instagram. Questo però può essere un’arma a doppio taglio. Nell’attuale era di Internet ogni cosa può essere vista da chiunque e, al minimo sbaglio, si è oggetti di feroci critiche, alcune volte anche ingiuste e gratuite.

Qualche mese fa, infatti, chiuse il proprio account di Instagram per qualche settimana a causa di una polemica scaturita da una story da lui inserita.

Lewis Hamilton è senza dubbio l’icona attuale dell’uomo bello, ricco e di successo. Anche se in gara qualche volta lo si sente lamentare, quasi piagnucolare, di fronte a un problema. Segno che lui vuole che tutto sia perfetto, come egli stesso crede di essere.

Men’s Health Australia 2017. Photo credit: Hamilton on Facebook

Questo tipo di personaggio può fare avvicinare molti giovani al mondo della F1. Si sa che da qualche anno a questa parte, il numero dei fruitori del circus della F1 sotto i 25 anni è in continuo calo. Bernie Ecclestone, ex boss della F1, ha sempre avuto ammirazione per un pilota come lui, piuttosto che per uno come Vettel.

Sebastian Vettel, appunto, sembra avere i tratti caratteriali di Niki Lauda. Il tedesco, attuale pilota Ferrari, non è un amante dei social network e ha sempre mantenuta alta la privacy attorno a lui e alla sua famiglia.
Sono proprio di queste ore alcune sue dichiarazioni in cui afferma di essere solamente uno sportivo e non una celebrità. Vuole che siano solo i suoi risultati in pista, piuttosto di cosa fa con sua moglie o perchè indossa quel capo d’abbigliamento, a parlare per lui.

Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Photo credit: sportribune

Quindi, Hamilton sta a Hunt come Vettel sta a Lauda: forse è anche questo il bello delle attuali prima guide di Ferrari e Mercedes. 2 campioni del mondo. 8 titoli mondiali equamente ripartiti. Così diversi ma così simili al momento dello spegnimento dei semafori.

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