Face App: sul mercato dal 2017, è usata da milioni di persone per ringiovanire o invecchiare il volto, perfino cambiare sesso. I pro e i contro
Tutti o quasi, ormai, conoscono Face app, applicazione made in Russia creata nel 2017 dallo sviluppatore Wireless Lab che, attraverso l’utilizzo di algoritimi e intelligenza artificiale, può modificare il volto. I filtri che utilizza possono ringiovanirlo ma anche invecchiarlo, cambiare la sua pettinatura, la sua carnagione, ammorbidire i lineamenti, accentuare il trucco o mostrare come si sta con addosso gli occhiali scuri, con la barba e perfino cambiare sesso.
Face app per divertirsi a postare le proprie foto modificate
Sono tante anche le celeb che ne fanno uso, ultimamente, ad esempio l’attore e regista Emiliano De Martino, si è divertito a postare sulla sua pagina Facebook le foto con accanto la versione femminile in diversi look.
“In realtà è opera di una sua affezionata fan che gliele ha inviate – ci racconta l’attrice e co-direttore della Edm Produzione e Distribuzione Valentina Proietto Scipioni – anch’io la uso e con Emiliano di modifiche mi diverto a farne di ogni!”.
Il problema della sicurezza
L’uso dei filtri per modificare la propria immagine sui social viene utilizzata da milioni di utenti. Intrigante e divertente, sì, certo, ma sul versante della sicurezza e tutela della privacy cosa si rischia? Secondo quanto riferito di recente dall’analista della sicurezza Fabio Assolini, analista senior della sicurezza di Kaspersky, società leader nello sviluppo di software per la sicurezza tra i più efficaci attualmente in commercio, il riconoscimento facciale qualche incognita ce l’ha eccome. E’ e rimane comunque una tecnologia utilizzata prevalentemente per l’autenticazione con password, per cui l’utente che decide di condividere la propria immagine con terze parti è avvisato.
Riconoscimento facciale uguale riconoscimento password uguale accesso ai propri dati sensibili. Possibile che nel clima di passività-accondiscendenza generale siano ormai in tanti, tra la gente comune, a rassegnarsi che la privacy sia diventata una perfetta sconosciuta? O rimane ancora una questione aperta quanto sia etico accedere a dati personali da parte delle aziende? O ancora: quanto sia cauto accettare che una mole enorme di dati personali venga conservata in archivi di terze parti, passibili di furto per fini criminali.
Face App, non si perde la propria unicità, la privacy dei dati sì: le precauzioni consigliate
Agli appassionati di questa popolare app si raccomanda comunque di scaricarla solo dagli store ufficiali (su Android se ne trovano di alternative) e leggere con attenzione le condizioni sulla privacy per capire quali informazioni stiamo cedendo a sconosciuti e a che tipo di accesso stiamo dando il nostro consenso. Controllare sempre le autorizzazioni richieste (esempio il login associato a un account su un particolare social network).
L’attrattività dell’ app: umorismo e narcisismo appagati
Ma cos’è che rende simpatica e accattivante la app, oltre che far leva sulla vanità che abbiamo? Probabilmente l’alta tecnologia che permette di cambiare alcuni aspetti del volto lasciando però intatta la sua unicità. Anche in quelli più umoristici e strampalati. Ecco che allora l’immagina diventa virale.
La app, compatibile con Ios e Android, è scaricabile gratuitamente e a pagamento nella versione Pro che permette una maggiore ventaglio di opzioni per il cambio del look, senza l’interruzione pubblicitaria.
Kasia Smutniak e il coraggio di essere diversa
Un’ultima postilla, la vogliamo dedicare al filtro Beautyligo lanciato dall’attrice Kasia Smutniak che simula sul volto l’effetto della vitiligine. Una ipomelanosi da cui lei stessa è affetta e che con questo gesto ha voluto condividere con il pubblico. Molte altre persone del mondo dello spettacolo hanno accettato di postarsi sui social con l’effetto vitiligine. A ruota sono seguiti gli apprezzamenti per questa scelta dell’attrice che ha scelto di utilizzare le tecnologie per mostrare con fierezza la propria diversità invece di nasconderla. Un messaggio di coraggio che l’ha resa ancora più bella di quel che già era.
Anna Cavallo