Cronaca

Coronavirus: la Fase 2 a Roma tra rimodulazioni e problemi

Il comune di Roma sta rimodulando orari di lavori di negozi, aziende e uffici comunali per gestire al meglio la Fase 2 dell’emergenza coronavirus che dovrebbe iniziare il 4 maggio e spalmare così l’impatto della mobilità dei cittadini lungo il territorio della capitale. In programma anche la riapertura di nidi, materne e centri estivi per far fronte al ritorno dei genitori a lavoro. C’è però da risolvere il problema del costo dei servizi mentre le casse comunali sono vuote.

Ecco come sarà la Fase 2 a Roma


Dobbiamo immaginare, per la Fase 2, la possibilità di lavorare 6 giorni su 7, con orari ridotti”, ha affermato il sindaco di Roma Virginia Raggi in un vertice in video-call in cui, tra gli altri, erano presenti il prefetto Gerarda Pantalone e il vicegovernatore Daniele Leodori. Dunque gli orari degli uffici e dei negozi saranno rimodulati. Questo perché, spiega l’assessore alle Attività produttive del comune di Roma Carlo Cafarotti, bisogna “spalmare l’impatto della mobilità, anche alla luce dell’influenza sul trasporto pubblico locale dei provvedimenti futuri”. Saranno cambiati anche gli orari delle lezioni nelle università della capitale che dovrebbero cominciare alle 11. Una decisione che potrebbe essere presa in base a quanto già testato con successo con l’Università di Tor Vergata. Per gli hotel invece il Campidoglio sta studiando la possibilità di adottare un bollino per certificarne la sanificazione e la sicurezza. In fase di studio la possibilità di riaprire scuole materne, nidi e campi estivi per aiutare i genitori che rientreranno a lavoro.

Le prime prove di distanziamento a Roma per la fase 2

Le aperture saranno scaglionate


Tutte le aperture delle attività sul territorio di Roma capitale saranno scaglionate. Le librerie, ad esempio, potrebbero aprire alle 11 e chiudere alle 20. I negozi di abbigliamento invece dovrebbero aprire alle 10. Cambio di orario anche per i dipendenti comunali. Il comune di Roma ha in programma di tenere aperti i suoi servizi, come l’anagrafe e lo sportello multe, anche di sabato, spostando di due tre ore l’orario di apertura e chiusura. Questo verrebbe fatto per spalmare al meglio l’afflusso dei cittadini. Sono già aperte le trattative con i sindacati dei lavoratori per ottenere il via libera. C’è però il problema di risolvere il costo di questi e altri servizi. Le casse del comune di Roma si stanno svuotando. Questo anche a causa del mancato in casso, secondo i tecnici del bilancio comunale, di oltre 700 milioni di euro in tassa di soggiorno, Cosap, tariffe e multe. “Continuiamo a erogare, ma non abbiamo più entrate”, ha fatto saper la Raggi che ha già chiesto più fondi e poteri dal governo.

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