Ferrari, guaio team principal: dire “No” alla Rossa è così semplice?

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Di Redazione Sport

È diventato davvero così semplice dire di “No” alla Ferrari, l’istituzione per eccellenza del mondo dei motori a quattro ruote? Evidentemente sì. Ma facciamo un passo indietro: come mai il Cavallino Rampante si trova in questa situazione così spinosa (e importante) da dover gestire? Semplice, alla base di tutto c’è un piccolo fallimento nei risultati rispetto alla tabella di marcia stilata qualche anno fa. Il periodo negativo è culminato, con pochissima sorpresa, con la separazione tra Mattia Binotto, ex team principal, e la Ferrari. Il buco derivato da questo addio, a oggi, non è ancora stato colmato nonostante qualche abboccamento con diversi professionisti che avrebbero rifiutato le avance di Maranello. Ecco cosa sta succedendo attorno all’universo ferrarista.

Quanti rifiuti ha già subito la Ferrari sul fronte team principal?

Il casting, come scritto qualche giorno fa, si è ufficialmente aperto e le danze del corteggiamento sono finalmente partite. Da una parte il fiero cavallo rampante color nero mentre sfoggia, nel tentativo di ammaliare il suo prossimo professionista, la sua criniera al vento, mentre dal lato opposto si trova una sfilza di papabili candidati che potrebbero raccogliere l’eredità (davvero scomoda, aggiungiamo noi) di Mattia Binotto.

Una grande occasione, un tempo, da non lasciarsi sfuggire che si è tramutata, nelle ultime stagioni, in un rischio capace di tarpare le ali di un’intera carriera. Fallire in Ferrari è una macchia quasi indelebile e molti professionisti del settore non sono così pronti a incappare in questo fantasma. Vero e reale. Secondo le ultime indiscrezioni, diverse personalità famose (una su tutte Chris Horner) avrebbero gentilmente declinato la proposta lasciando la Rossa di Maranello (ancora) con il cerino in mano. Il candidato più forte sembra essere, in questo momento, Frederic Vasseur. A meno di ripensamenti dell’ultima ora.

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