Il 2 giugno ricorre nel nostro paese la festa della Repubblica Italiana per ricordare il 2 giugno 1946. In quel giorno il popolo italiano scelse la repubblica come nuova forma di governo dopo il dramma della seconda guerra mondiale. Una festa di unità che oggi nel tempo delle divisioni e della crisi scatenata dall’emergenza coronavirus vale ancora di più festeggiare.
Festa della Repubblica Italiana, quel 2 giugno 1946
Il 2 giugno 1946 era passato poco più di un anno dalla fine della drammatica seconda guerra mondiale. In quel giorno gli italiani furono chiamati direttamente alla ricostruzione del paese attraverso un referendum per decidere quale forma di governo adottare per la nuova Italia. La scelta era tra monarchia o repubblica e tra le due opzioni prevalse la seconda cambiando per sempre la storia del nostro paese. Da allora il 2 giugno, la festa della Repubblica italiana, è stato simbolo dell‘unità di tutti gli italiani.
Il richiamo all’unità nazionale del presidente Mattarella
In occasione della celebrazione della Festa della Repubblica italiana il capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto richiamare tutti i partiti italiani alla coesione e all’unità per superare “come nel 1946”, le divisioni politiche. Questo in nome di “quello spirito costituente” che rappresentò “il principale motore della rinascita dell’Italia che seppe unire gli italiani, al di là delle appartenenze”. “Questa sostanziale unità morale è stata il vero cemento che ha fatto nascere e ha tenuto insieme la Repubblica. È quel che ci fa riconoscere, ancora oggi, legati da un comune destino”,ha affermato Mattarella. Un monito in importantissimo oggi che il nostro paese si trova a fare i conti con una difficile e dura ripartenza economica dopo la grave emergenza coronavirus. Un valore che deve dare quella spinta alla coesione di tutti gli italiani così come stato in un momento difficile come la ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale.