Filippo Timi, chi è il marito Sebastiano Mauri: “Dopo tanti anni ce l’abbiamo fatta”

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Di Redazione Metropolitan

Dichiaratosi più volte bisessuale, nel 2016 l’attore Filippo Timi ha sposato Sebastiano Mauri, anch’egli regista teatrale e cinematografico. Un’intesa, la loro, anche professionale oltre che sentimentale tanto che i loro spettacoli scritti a quattro mani hanno ricevuto molti apprezzamenti dal pubblico e dalla critica (tra questi vi è Favola, pièce teatrale uscita nelle sale il 25 giugno 2018).

Dopo un lungo fidanzamento, i due hanno deciso di celebrare il loro matrimonio a New York, precisamente a Manhattan. Una scelta dettata dal fatto che in Italia, dove sono ammesse le unioni civili, “c’è uno sportello a parte e si chiamano formazioni sociali specifiche, qualcosa che fa pensare all’apartheid”.

La coppia ha fatto coming out in maniera estremamente naturale, quantomeno in pubblico: si sono sempre schierati a favore delle nozze gay, ma non sono mai stati granché convinti dal modo in cui le unioni civili vengono gestite in Italia.

Secondo il loro personale punto di vista hanno qualche analogia con l’apartheid, in quanto, ad esempio, esiste uno sportello a parte, come se il legame tra omosessuali differisse e fosse distante dal sentimento che accomuna due etero.

Oltre al rapporto coniugale, l’intesa tra Sebastiano Mauri e Filippi Timi si declina pure nella sfera professionale. Gli innamorati hanno, infatti, lavorato in sinergia a Favola, una pièce teatrale dai straordinari consensi. Il film, scritto e interpretato da Filippo Timi, è uscito nelle sale il 25 giugno 2018 e racconta la storia di due casalinghe nell’America degli anni Cinquanta.

Oltre ad aver fatto i conti con la balbuzie da piccolo, Filippo è da diversi anni affetto dalla malattia degenerativa di Stargardt. Si tratta di una patologia ereditaria della retina, provocata dalla mutazione di un gene, che si manifesta generalmente prima dei vent’anni tra i cui sintomi vi sono riduzione della visione centrale, disturbi nella percezione dei colori, visione di macchie nere nel campo visivo e difficoltà ad adattare la vista al buio e fotofobia.

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