Fine della scuola, filastrocche d’autore con due illustri nomi della letteratura per l’infanzia: Marcello Argilli e Gianni Rodari

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Di Stella Grillo

Le filastrocche per la fine della scuola sono un classico; nella rubrica Letteratura per l’Infanzia due filastrocche d’autore sulla fine dell’anno scolastico scritte da due illustri nomi della letteratura per ragazzi: Marcello Argilli e Gianni Rodari.

Filastrocche e fine della scuola: Canzoncina delle vacanze di Marcello Argilli

Filastrocche per le vacanze - Ecodibergamo

Se si citano le filastrocche, in generale ma in questo caso per la fine della scuola, non si può non ricordare Marcello Argilli. Fra i più grandi scrittori italiani per ragazzi del Novecento, Argilli è stato stretto collaboratore di Gianni Rodari e redattore de Il Pioniere negli anni Cinquanta; il settimanale illustrato per ragazzi a cui lavorò insieme allo stesso Rodari. Autore prolifico di fiabe, filastrocche, romanzi per adolescenti, ricordiamo L’Altare Nero, uno dei romanzi di formazione di Argilli prettamente autobiografico. Insieme all’amico Gianni Rodari è anche inventore della  ”Fiaba Moderna”. Fra le opere destinate ai più piccoli si ricordano: Fiabe moderneAtominoCento storie fantastiche, Fiabe di tanti colori. Mentre, per quanto riguarda i romanzi per adolescenti: Ciao AndreaVacanze col padreI pionieri di Valle scuraMarta quasi donnaSotto lo stesso cielo, Viaggio a sorpresa. Canzoncina delle vacanze è, invece, una breve e spensierata filastrocca per bambini intrisa della classica giovialità che si sperimenta alla fine della scuola:

Viva l’estate, i fiori, le farfalle,
le ciliegie rosse, le zucche gialle!
Viva la rondine che in cielo vola,
viva la fine della scuola!
Care vacanze, siete arrivate;
al cuore di tutti gioia portate!
Bimbo allegro, la scuola è finita!
Cogli e sfoglia la margherita;
per ogni petalo un amico trovi:
tanti, tanti amici nuovi!

Una filastrocca semplice in cui il perno narrativo dominante è l’allegria; i colori, tipici dell’estate, la gioia e la spensieratezza. La fine della scuola è strettamente connessa all’inizio della stagione estiva; il tripudio dei fiori, le farfalle nei prati e la frutta variopinta. La rondine svetta in cielo, simbolo del clima ormai caldo che preannuncia la fine dell’anno scolastico.

Nel corpo centrale della poesia, l’autore si rivolge alle vacanze, quasi come animate, accogliendole con gioia e trepidazione. Nei versi successivi, invece, Argilli si rivolge a un bambino immaginario dicendogli che finalmente la scuola è finita. Proprio questo, quindi, è il periodo per farsi nuovi amici, in vista delle imminenti vacanze.

Il Paese delle Vacanze di Gianni Rodari

 Fra le filastrocche per la fine della scuola spicca un altro grande autore della letteratura per bambini:

Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.

Il Paese delle Vacanze di Gianni Rodari è una lode all’estate e al meritato riposo dopo mesi di studio. All’interno de Il Paese delle Vacanze, l’estate, si trova in un luogo e in un tempo ben preciso: fra giugno e settembre. Ma ci si può arrivare solo dopo gli esami consueti – un tempo i primi esami di quinta elementare che facevano accedere alle scuole medie – infatti, l’unico passaporto attendibile è la pagella. Certo, ogni giorno è festivo ma chi lo ha detto che ci si riposa? Fra tuffi e passeggiate il riposarsi è bandito.

Stella Grillo

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