Dopo l’inaspettato pareggio contro la Fiorentina, il Napoli ha dato il via alle prime sedute in vista della partita di Europa League che andrà in scena giovedì in Svizzera contro lo Zurigo. Al Franchi Pioli frena i partenopei nella corsa scudetto
Dopo lo 0-0 in casa della Fiorentina (LEGGI LA CRONACA DEL MATCH), sono sorti i primi dubbi nei confronti di un Ancelotti che non riesce a stare al passo degli alieni allenati da Allegri, sempre più vicini all’ottavo scudetto consecutivo, nonché ancor più sereni di potersi gestire in campionato e dedicarsi alla tanto desiderata Champions.
Il pareggio al Franchi non preoccupa però più di tanto, per diversi motivi. In primis perché il Napoli, privo di un Hamsik diretto in Cina e di un Mario Rui che ha lasciato il campo dopo neppure 5 minuti, ha creato gioco fino al 90′ minuto. Inoltre la partita, sulla carta non così difficile, ha visto giocare una viola sempre più consapevole dei propri mezzi e pronta a far male quando possibile. Dettagli non di poco conto, in un periodo di difficoltà per il Napoli e il proprio allenatore.
L’Europa League può essere il jolly di Ancelotti
Considerato uno degli allenatori più vincenti della storia, l’ex allenatore di Milan e Real Madrid è approdato al Napoli con il sogno di far vincere il campionato a Insigne e Co.
Molto probabilmente neppure lui si sarebbe immaginato che la Juventus avrebbe portato in Italia un certo Cristiano Ronaldo, così come difficilmente si sarebbe immaginato di trovarsi, ad oggi, con così tanto divario dal primo posto. Eppure a detta sua il discorso scudetto non è ancora chiuso.
Certo è che giovedì, in Svizzera, il Napoli sa di avere davanti a sé una grande opportunità, in una competizione che da troppi anni non viene vinta da un club italiano.
L’Europa League è alla portata di questo Napoli, da ora in poi artefice del proprio destino.
Il futuro di Hamsik ancora incerto
Proprio come il Napoli, anche il suo giocatore simbolo di tutti questi anni, Marek Hamsik, è artefice del proprio destino, anche se molto complicato.
Il giocatore, dato per partente almeno da 10 giorni è ancora in attesa che le due società definiscano il trasferimento.
La partita del Franchi non l’ha vista a Firenze, né in quel di Napoli, bensì in Slovacchia, dove si trova in attesa di poter partire per la Cina, sicuramente con la malinconia di chi ha dedicato ben 12 anni di carriera al Napoli, trascinandolo tra gioie e dolori, giocando al fianco di grandi giocatori, da Lavezzi a Cavani, da Higuain a Insigne. Giocatori che non dimenticherà facilmente, così come non dimenticherà il grande capitano, Cannavaro.
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