La stagione 2017/2018 si è ormai conclusa e il mercato, protagonista del momento, sta preparando i tifosi a una nuova grande stagione di Serie A, ricca di acquisti che accendono le speranze di molti, dall’arrivo di CR7 ai ritorni di Vrsaljko e Pastore, nonché di grandi occasioni grazie ai tanti giocatori svincolati. Al riguardo la Juve insegna che il parametro zero non è un tappa buchi bensì un vero e proprio investimento. Da Pirlo a Kheidira fino ad Emre Can, non sono pochi i giocatori acquistati senza il peso del cartellino da Marotta. Di seguito sono elencati i quattro giocatori più interessanti ancora privi di una squadra.

Bernard

Bernard Anício Caldeira Duarte, meglio noto semplicemente come Bernard ha lasciato dopo 5 anni il suo Shakhtar Donetsk. Il classe ’92 con la maglia numero 10 ha incantato i tifosi ucraini per l’intera durata del proprio contratto, non facendo di certo rimpiangere i 25 milioni spesi per acquistarlo. Ad oggi, il brasiliano è tra i prospetti più interessanti di questo mercato. Non ancora ventiseienne è nel pieno della propria carriera e maturità calcistica, con un bagaglio di esperienza notevole, anche in campo europeo. Un curriculum niente male per un giocatore seguito dal nuovo Milan targato Leonardo, così come il Chelsea di Antonio Conte, intrigati dall’idea di portare a casa un giocatore da poco svincolatosi.

Hatem Ben Arfa

Il centrocampista offensivo franco tunisino ha fatto il suo esordio nella stagione 2004/2005 con il Lione, nel quale ha trascorso quattro stagioni prima di approdare al Marsiglia. Dopo la parentesi in Premier, sponda Newcastle Utd, nel 2015 viene acquistato dal Nizza, nel quale trova la piena consacrazione (34 presenza 17 gol) che si traducono in un biglietto da visita per il PSG. L’avventura parigina, al cospetto delle tante stelle che la compongono, da Cavani a Verratti, passando per Neymar e Mbappè, non è però delle più rosee. Dopo aver raccolto, nella prima stagione, 23 presenze e 5 gol (segnati in Coppa di Francia), il giocatore ha trascorso l’intera seconda stagione con la squadra B del club, a seguito dei tesi rapporti con Emery. Rescisso il contratto, oggi Ben Arfa è acquistabile a parametro zero e, ritrovata la giusta condizione atletica nonché inserito della giusta dimensione, chissà che non possano rivedersi le giocate e i gol ammirati a Nizza.

Yaya Touré

Non servono presentazioni per il giocatore ivoriano, vincitore di innumerevoli trofei, tra i quali la Coppa d’Africa del 2015, la Champions League con il Barcellona e molteplici trofei nazionali tra Manchester City, Olympiacos e il Barcellona stesso. Il classe ’83, premiato per ben 4 volte come il giocatore africano dell’anno non è più un bambino, all’età di 35 anni è in cerca di un’ultima avventura, molto probabilmente in Cina ma chissà se, in extremis, quell’Inter che tanto lo ha desiderato negli anni addietro non torni alla carica per portare a casa un giocatore che, al di là della carta d’identità, può ancora fare la differenza.

Alessio Cerci

Tra gli svincolati interessanti è presente anche Cerci. L’ultima stagione al Verona non è stata delle migliori, come del resto dal 2014 in poi, ossia dall’approdo all’Atletico Madrid che ha visto in Alessio Cerci la più grande implosione. Nato nelle giovanili della Roma, acquistato dalla Fiorentina nel 2010, in due stagione l’attaccante di Velletri ha dato ampia dimostrazione dei propri margini di crescita. La sua stagione migliore se la godono però i Granata, con la coppia d’attacco più esaltante degli ultimi anni, Cerci-Immobile. Due macchine da gol separati nel 2014 e con destini diversi. Il giocatore napoletano, dopo le parentesi al Borussia Dortmund e al Siviglia, ha ritrovato la giusta dimensione alla Lazio, nella quale è sempre di più bomber indiscusso, il suo compagno invece non riesce più a sbloccarsi. Vani sono stati i prestiti al Milan e al Genoa (nel quale a tratti ha comunque fatto rivedere lo smalto di un tempo), così come l’approdo al Verona. Ora è in cerca dell’ultima chiamata e chissà che non possa fare le fortune di una neo promossa nella Serie A, alla fin fine il talento non si discute e con i giusti allenamenti e motivazioni potrebbe ancora essere un giocatore importante.

FRANCESCO FIORAVANTI