Dopo le prime tre gare della stagione la Red Bull dimostra di pagare ancora tanto nei confronti di Ferrari e Mercedes, sia a livello telaistico che motoristico, ma la RB15 di Milton Keynes porta uno straordinario Max Verstappen terzo nel campionato piloti.
Abbastanza chiaro il quadro Red Bull di inizio 2019; la quale
dopo le prime tre gare è migliorata moltissimo rispetto agli 8 giorni di test letteralmente da mani nei capelli per Horner & company. Uno sviluppo accelerato, paragonabile a quello Mercedes, li ha portati in su almeno con la prima guida.
Il quadro Red Bull 2019 – Sviluppi entro Baku
Il circuito cittadino di Baku presenta un rettilineo di 2.2 chilometri, e la Honda sembra avere un regalo per il team della lattina in vista della gara azera; i vertici della Red Bull hanno infatti confermato che si aspetta un miglioramento di 20 cavalli sulla PU.
Il quadro Red Bull 2019 – La gestione dei motori
D’altro canto, oltre ai netti miglioramenti della Honda dal 2017 ad oggi, non bisogna dimenticare che Helmut Marko abbia già ammesso di dover andare in penalità quest’anno, anche se non ci dovessero essere problemi. Ciò, se la stagione dovesse continuare in questo modo, non sarebbe un problema perché almeno che la Ferrari non riesca a raggiungere Mercedes, la Red Bull si troverà in una zona morta della griglia, con prestazioni medie fra Top Team e Middle Team per gran parte dell’anno. Per questo motivo, con una giusta rotazione di motori e penalizzazioni, potrebbero trovarsi in lotta per delle vittorie a partire da Monaco.
Il quadro Red Bull 2019 – Gasly merita ancora il posto in Red Bull?
Soprattutto dopo la Cina molti si chiedono se la scelta di Marko di portare Pierre Gasly sul sedile della Red Bull già nel 2019 non sia stata una scelta prematura visti i risultati portati a casa. L’altro torello della Red Bull, Alexander Albon, sta attualmente facendo molto bene in Toro Rosso, dimostrando di essere fortissimo in gara, ma anche lui ha ancora qualche neo come l’errore in Cina nelle FP3.
La Red Bull si trova per l’ennesima volta ad un bivio; rischiare di bruciare la carriera di un pilota promettente come Gasly e rischiare di fare la stessa cosa con Albon portandolo troppo presto nel major team o lasciare tutto cosi? Conoscendo Helmut Marko non ci vorrà molto per saperlo.