Due titoli iridati su tre disponibili. Niente male, alla fine, per la Jaguar che ha conquistato gli allori dei Team e dei Costruttori lasciando, però, il campionato piloti alla scuderia avversaria della Porsche dopo aver condotto le operazioni per moltissimo tempo con Mitch Evans. Una Stagione 10 di Formula E da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco cosa ha raccontato James Barclay.

Jaguar, senti James Barclay: “Titolo Costruttori? Grande vittoria per noi”

E’ stata una grande vittoria, contro un grande concorrente come Porsche. Non è stata una lotta facile, ma una lotta che penso sia stata davvero bella e sì, dimostra la qualità della nostra macchina, della nostra squadra, dei nostri piloti, è stato un anno davvero speciale – queste le parole di James Barclay, Team Director di Jaguar, ai microfoni di FormulaPassion –. Se guardi a questa stagione, per cominciare, i punti che abbiamo portato a casa, in qualsiasi anno ci sarebbero bastati per vincere il campionato anche prima di Portland. Quindi penso che sia stato un anno incredibile. Solo in due gare non abbiamo ottenuto un piazzamento sul podio e questo la dice lunga, è una statistica davvero impressionante se guardiamo i risultati del 2024. Penso che la Jaguar i-Type 6 sia stata l’auto più competitiva, così come nella passata stagione in cui abbiamo lottato con Envision. L’anno scorso c’era un campionato Team e uno Costruttori, ma se ci fosse stato, lo avremmo vinto. In molti sensi, sono due anni consecutivi al vertice per la nostra vettura ed è impressionante. E poi penso che anche i piloti abbiano lavorato davvero bene quest’anno. Vincere due titoli è un risultato fantastico per la squadra. E oggi sono qui nella nostra sede globale a Gaydon per festeggiare con chi lavora con noi in questo stabilimento“.

“Titolo piloti? Mentirei se dicessi che non sono deluso”

Mentirei se dicessi che non siamo rimasti delusi per aver perso il titolo piloti. E guardando alla prossima stagione, l’obiettivo chiaro sarà quello di difendere i titoli Team e Costruttori e, idealmente, provare ad aggiungere anche il titolo piloti a quella lista di risultati. Quindi di sicuro, come ogni cosa nelle corse, ci cerca sempre di avere nuovi traguardi a cui puntare. Sicuramente per noi sarà fondamentale il prossimo anno. Con la Gen 3 hai già un grosso carico sull’auto ma con le Gen 4, le prestazioni, la tecnologia e così via andranno ancora più avanti. L’arrivo della Gen 4 cambierà le cose. L’auto sarà molto più veloce in accelerazione, come sapete, da circa 1,8 secondi a 60 o 200 chilometri all’ora. Si tratterà di un’era completamente nuova che inizierà nel 2026. E quell’auto sarà significativamente più potente. Quella macchina avrà molto più carico aerodinamico, molte altre informazioni arriveranno con le norme tecniche man mano che verranno definite ma penso che sarà il più grande passo avanti in termini di prestazioni che abbiamo mai visto in Formula E“.

“Jaguar, siamo una squadra competitiva”

Siamo una squadra molto competitiva con due piloti di livello mondiale che ci aiutano a renderci ancor più competitivi. Quindi, per me, è un bel problema avere questi due piloti (ride, ndr). Naturalmente, entrambi vogliono vincere quando sono dentro la macchina, ma fuori dalla macchina c’è amicizia, il che significa molto per entrambi. E questo aiuta sicuramente nella relazione. Ho risposto molte volte a questa domanda quest’anno. Sono due piloti molto professionali e molto veloci. Onestamente se guardo all’ultima gara di Londra penso che nelle corse e nello sport ci voglia un po’ di fortuna. Siamo arrivati ​​molto vicini a vincere il Campionato Mondiale Piloti con entrambi. Con Nick eravamo in grado di vincere la gara. Se uso un’analogia con gli scacchi, era in scacco: era in P3, aveva più energia e aveva preso entrambi gli Attack Mode. Pascal Wehrlein e Mitch Evans davanti a lui avevano mancato le loro opportunità e quando avrebbero riprovato, Nick Cassidy sarebbe emerso come leader e avrebbe vinto la gara. Purtroppo Antonio ha commesso un errore e lo ha detto pubblicamente. L’errore di Antonio è costato a Nick Cassidy il Campionato del Mondo quest’anno. Questa è la realtà. Per noi è molto difficile quando hai fatto praticamente tutto il possibile come squadra. Qualcuno ha detto che poteva essere colpa della strategia, ma eravamo nella posizione di vincere il Campionato del Mondo con Nick e poi anche con Mitch verso la fine della gara. Ancora una volta, da parte mia, se guardi quanto erano vicini lui e Pascal quando sono passati sull’Attack Mode, Mitch l’ha mancato, Pascal l’ha preso. Tutto quello che possiamo fare è concentrarci sul futuro. Come squadra, so che abbiamo fatto tutto il possibile. Come ho detto, se la fortuna fosse stata un po’ diversa quel giorno, se Antonio non avesse commesso l’errore, penso che saremmo seduti qui con il campione del mondo di Nick Cassidy“.

“Manca appeal alla Formula E? Vi spiego”

“La realtà è che alla fine della stagione avevamo 400 milioni di fan in tutto il mondo, giusto? Quindi, dall’avvio 10 anni fa a 400 milioni di fan, non è poi così male. Non riesco a pensare a nessun altro sport che sia riuscito a fare una cosa simile in 10 anni. Quindi penso che il viaggio sia stato molto emozionante e penso che diventi ancora più emozionante man mano che andiamo avanti. Penso a cosa farà la Formula E man mano che crescerà, è un po’ come se parlassi della Formula 1 cinque anni fa, giusto? Tutti dicevano: come possiamo rendere le persone nuovamente entusiaste della Formula 1? E penso che dal punto di vista della Formula E, il nostro prodotto, le corse, sia migliore di qualsiasi altra corsa al mondo. Abbiamo 22 piloti con team e produttori incredibili. Abbiamo tutti gli ingredienti. Penso che il punto chiave sia ottenere ottenere maggiore visibilità televisiva in chiaro in più paesi. Ci piacerebbe anche avere un prodotto in streaming simile a Drive to Survive. Stiamo già girando un documentario che sarà affidato d un importante partner. Quando cresco accadrà, sarà una spinta importante per questo sport. Come ogni cosa nella vita, non esiste una soluzione miracolosa, ma di sicuro dobbiamo portare le nostre corse a più spettatori in tutto il mondo affinché se ne innamorino“.

(Credit foto – Jaguar Racing)

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