Un terremoto in Giappone di magnitudo 6,9 è stato seguito da una scossa di 7,1. Il Servizio geologico degli Stati Uniti (USGC) ha confermato l’attività sismica. WION ha riferito che sono stati emessi degli avvisi riguardanti il rischio di tsunami in diverse regioni delle isole sudoccidentali giapponesi di Kyushu e Shikoku, come riportato dall’emittente pubblica NHK.

La posizione geografica del Giappone lo colloca su quattro grandi placche tettoniche: la placca del Pacifico, la placca nordamericana, la placca delle Filippine e la placca eurasiatica. Ciò rende la regione altamente soggetta a terremoti.

In base alle stime preliminari dell’agenzia meteorologica giapponese il terremoto è stato di magnitudo 7.1, e il suo ipocentro è stato a una profondità di 30 chilometri. Al momento non sono stati segnalati danni o feriti, ma è stata diramata un’allerta tsunami sia lungo le coste meridionali e orientali dell’isola di Kyushu, sia lungo quelle dell’isola di Shikoku, più a nord.

In Giappone esistono tre tipi di allerta tsunami, diramate in tutti i casi dall’Agenzia meteorologica giapponese: quella di livello inferiore viene diffusa in vista di onde fino a un metro, in grado di rovesciare piccole imbarcazioni, quella di livello medio per onde fino a tre metri e l’ultima, quella più grave, per onde superiori a tre metri: l’allerta diffusa giovedì è del primo livello, il più basso, e serve a invitare le persone ad allontanarsi dalle zone costiere.