L’ondata di violenza non ha interessato solo i grandi centri in Francia negli ultimi giorni di protesta e nella notte, si è verificato un attentato con un’auto contro l’abitazione del sindaco di L’Ha-les-Roses, un piccolo comune nella Val- de-Marne, a sud di Parigi. È “un fatto intollerabile“, ha tuonato il primo ministro francese, Elisabeth Borne, aggiungendo che “i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza“.

“Il primo ministro condanna questi fatti intollerabili e dà il suo pieno sostegno al sindaco di L’Hay-les-Roses e ai suoi parenti. Ha inviato un messaggio al sindaco e alla sua famiglia che sono ancora sotto shock. I colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza”, si legge in una nota di Matignon.

Intanto la procura ha comunicato che gli autori dell’attentato, probabilmente hanno lanciato il veicolo “per bruciare” l’abitazione del sindaco. Secondo il procuratore della Repubblica di Cre’teil, Stephane Hardouin, “i primi rilievi fanno ipotizzare che il veicolo sia stato lanciato per bruciare la villetta”. “In una bottiglia di coca cola è stato scoperto un accelerante”, ha aggiunto il gip, denunciando il fatto come di “estrema gravità”.

Nella notte, il sindaco, Vincent Jeanbrun, primo cittadino di L’Ha-les-Roses in Val-de-Marne, ha pubblicato un tweet.

“Mia moglie e i miei figli sono scioccati e feriti“, ha scritto Jeanbrun. Secondo Le Figaro, che cita fonti dell’entourage del primo cittadino, Jeanbrun si trovava nella sede del municipio, barricato da filo spinato, quando un gruppo di persone si è radunato davanti a casa sua dove si trovavano sua moglie e i due bambini piccoli.