Francia e sciopero della scuola: molti gli insegnanti in rivolta e scesi per le strade contro le misure in atto per fronteggiare l’avanzata dell’emergenza pandemica nel Paese. Secondo i sindacati avrebbe aderito il 75% del personale scolastico. Un vero e proprio messaggio di esasperazione dei docenti a fronte di una confusa gestione delle norme anti-Covid. A rischio la chiusura delle scuole.

Francia, sciopero della scuola

Lo sciopero è stato imponente: per le strade si sono riversati insegnanti, presidi, Ispettori dell’Educazione nazionale. Hanno contestato una certa confusione all’interno dei protocolli imposti dal ministro della Salute d’Oltralpe Jean-Michel Blanquer, decisi per far fronte al propagarsi dell’emergenza pandemica da Covid e della variante Omicron.

In piazza a manifestare una percentuale altissima di personale scolastico, come spesso accade nelle manifestazioni di piazza in Francia. Forte è stata la soddisfazione dei sindacati che ha definito, questo, uno sciopero senza precedenti. Gli insegnanti hanno voluto così mandare un chiaro segnale di esasperazione rispetto alla gestione dell’emergenza pandemica.

Insegnanti in piazza in Francia: le motivazioni

I lavoratori del settore scolastico stanchi dei soliti proclami, durante la protesta, hanno chiesto a gran voce che venga fatta più chiarezza rispetto alla scelta e alle misure proposte dal Governo e ai protocolli sanitari che l’Eliseo intende attuare per far fronte al dilagarsi della pandemia da Covid.

Sono intervenuti a gran voce i sindacati: “Questo non è uno sciopero solo contro il diffondersi del virus, ma che sottolinea una grande disorganizzazione di quelle che sono le regole per i test, per i tracciamenti dei contatti, sull’uso e sulla carenza delle mascherine. Tutto questo potrebbe portare al rischio di aumento dei contagi”.