Il 3 luglio del 1883, nasce a Praga, lo scrittore Franz Kafka. La letteratura di Kafka, ha avuto un’influenza talmente profonda nella letteratura europea, che è stato creato l’aggettivo ”kafkiano”. Ad oggi questo aggettivo è entrato nel gergo comune per descrivere situazioni assurde o surreali, grottesche tipiche della letteratura di Kafka. Lo conosciamo tutti per i suoi romanzi tra i più famosi: La metamorfosi e Il Processo. Per festeggiare il suo 138esimo compleanno, ripercorriamo la sua difficile e breve vita.

Franz Kafka: la breve vita

Kafka nacque a Praga nel 1883, in una famiglia di ebrei molto conservatori, in cui la figura del padre spodestava sulla famiglia. Al contrario dei suoi genitori non era molto interessato alla religione, e nel 1901 decide di inscriversi all’università tedesca di Praga. Ricordiamo che Praga a fine 1800 faceva parte dell’impero Austro-Ungarico, che si disgregò solamente con la fine della prima guerra mondiale.

Kafka intraprese diversi facoltà prima di approdare alla letteratura. Iniziò l’università seguendo la facoltà di chimica, successivamente si spostò a giurisprudenza convinto che gli potesse offrire più possibilità lavorative. Proprio nell’ambiente universitario trovò terreno fertile per coltivare le sue passioni: organizza riunioni letterarie, entra in contatto con giovani studenti che diventeranno noti scrittori. Molto importante sarà la conoscenza di Max Brod, con cui nascerà un amicizia, proprio negli anni universitari, che dura tutta la vita. 

Con l’inizio della Prima guerra, lo scrittore tenta di entrare nell’esercito, ma la sua richiesta viene respinta a seguito della diagnosi di tubercolosi. Malattia di cui morirà nel 1924.

Franz Kafka
Franz Kafka, photo credit: tuobiografo.it

La letteratura Kafkiana, specchio del Novecento

La carriera di Kafka come scrittore inizia nel 1908 quando i suoi primi lavori letterari vengono pubblicati su varie riviste. Ma la passione per la scrittura era già fiorita negli anni universitari, ed era vissuta dal giovane Franz come una necessità esistenziale. E’ dal 1912 che inizia a stendere le sue prime opere importanti. Opere che affronteranno tematiche che torneranno sempre nella letteratura dello scrittore: il rapporto con un padre opprimente, il rapporto con se stesso e con comunità ebraica e il sentimento di angoscia e smarrimento.

Nel 1912 viene scritto La metamorfosi, uno dei libri più famosi e importanti del Novecento. Il libro è diviso in tre parti in cui si racconta la storia di Gregor Samsa, un commesso viaggiatore, che si risveglia al mattino trasformato in un orrendo insetto.

Il suo ultimo romanzo, concluso ma rimasto lacunoso, a causa della precoce morte dell’autore è Il Processo. Composto di dieci capitoli, dopo la morte di Kafka, Max Brod si occupò di riordinarlo, colmò le parti mancanti, e lo pubblicò.

Il ricordo di Franz Kafka a Praga, la sua città natale

Praga commemora la grande figura dello scrittore, con numerosi eventi e con l’arte. Sono due infatti le statue d’arte contemporanea realizzate in suo onore. La prima è stata installata nel 2003 nel quartiere ebraico di Praga. E’ stata realizzata da Jaroslav Ròna ed è tutta in bronzo. La grande statua rappresenta lo scrittore seduto su un cappotto vuoto. Tanti sono i significati che sono stati associati all’opera tra questi quello più accreditato è quello che lo associa al racconto ”Descrizione di una battaglia”. Kafka descrive in questo testo il padre come un uomo enorme e austero. Perciò il cappotto vuoto non è altro che il padre.

Federica Tocco

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