Moriva oggi a Vienna il compositore Franz Schubert, nato il 31 gennaio del 1797. Ascoltare Schubert significa comprendere in musica il senso di quello che fu il romanticismo. I temi ricorrenti nelle sue composizioni sono infatti lo smarrimento e l’incertezza, spesso incarnati nella tipica figura del viandante. Ma non solo: nell’opera di Schubert abbiamo anche una grande tendenza all’innovazione, caratteristica che lo distingue dai compositori a lui precedenti. Ricordiamo oggi la vita di questo grande compositore e alcune delle sue maggiori opere.
La vita di Franz Schubert
Franz Schubert nasce a Vienna da Franz Theodor Schubert, un maestro di scuola elementare, e da Elisabeth Vietz. Dodicesimo di quattordici figli, perde la madre nel 1812. Educato sin da piccolo alla musica dal padre, comincia a ricevere lezioni anche dal maestro del coro della parrocchia Michael Holzer, che lo incentiverà a coltivare con sempre maggiore dedizione l’attenzione per la musica e le composizioni.
Nel 1808, all’età di 11 anni, Franz Schubert entra a fare parte del coro della Cappella Reale e comincia a frequentare il Convitto Civico. È al Convitto che Schubert inizia a lavorare alle sue prime composizioni. Emerge subito la sua capacità di sperimentare tecniche non ancora formalmente apprese al banco. Schubert, seppure comprensibilmente ispirato da Mozart, Haydn e Beethoven, supera i propri modelli sin da subito con creativa genialità. Comincia a insegnare musica nel 1814, senza però mai abbandonare l’attività compositiva. Raggiunti i vent’anni, inizia anche a produrre i primi lavori teatrali, che sono stati però spesso considerati come progetti minori. Colpito dalla sifilide e già gravemente indebolito, Schubert muore a soli 31 anni a causa di una febbre tifoide.
I Lieder
Schubert è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi liederisti romantici. Il lied (dal tedesco, canzone) è una composizione per una voce solista e un pianoforte. Con il termine lieder si intende spesso un intero complesso di canzoni accomunate dallo stesso tema narrativo. Franz Schubert ha composto ben oltre 600 lieder, configurandosi come un enorme inventore melodico. Ispirato dai testi di Goethe e di Heine, la produzione di Schubert rimane impossibile da categorizzare. Trovano spesso espressione sentimenti tipicamente romantici come la malinconia e il senso di smarrimento, ma abbiamo anche molto di più.
La produzione liederistica di Schubert non si riduce solo alla rappresentazione tipicamente romantica dell’esistenza. Il compositore spazia anche in luoghi musicali più orientati all’innovazione stilistica, toccando nel breve tempo che ha avuto a disposizione quasi tutti i generi principali. Schubert rimane un compositore imprescindibile per chi si approccia allo studio della musica classica. Fanno da modello non solo la sua enorme produzione, ma anche e soprattutto la raffinata complessità di ogni sua composizione. Di seguito, qualche consiglio d’ascolto per ricordare il suo grande genio: Die Schöne Müllerin, Winterreise, Sinfonia n.9 – “La grande“, Quintetto d’archi in Do.
Immagine di copertina © Franz Schubert ritratto da Wilhelm Rieder
Marta Barone
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