Freud: pensiero e opere del padre della Psicoanalisi

Foto dell'autore

Di Martina Puzone

Freud attraverso il suo intuito costituisce il cardine della dottrina psicoanalitica e una delle scoperte più importanti del Novecento: il concetto dell’inconscio. Freud giunge all’ammissione che esistono processi psichici non consapevoli: basta pensare alla tesi secondo cui i fatti traumatici vengono dimenticati, ma rimangono operativi nella psiche dell’individuo; soprattutto alla teoria della rimozione, in base alla quale vi sono eventi, pulsioni o tendenze che la persona, attivando una sorta di reazione di difesa inconsapevole, desidera cancellare.

Per quattro anni esamina se stesso, indagando la sua interiorità, scoprendo elementi inaspettati e ritrovando la propria infanzia. L’autoanalisi e l’osservazione confluiscono in L’interpretazione dei sogni (1900) uno dei libri fondamentali del Novecento, che costituisce l’atto di nascita della psicoanalisi.

Il significato dei sogni secondo Freud

Nella sua analisi, il viennese individua una via privilegiata per accedere al territorio dell’inconscio: l’analisi dei sogni. Per Freud i sogni sono sintomo di qualcosa, ma non riguardano il futuro, bensì il passato. Secondo lui il sogno è l’espressione di un desiderio; il problema è che non sempre i sogni si prestano a un’interpretazione così semplice, in esso molto spesso i desideri vengono nascosti, mascherati.

Freud scopre l’esistenza di due livelli di significato nel sogno: il primo, più appariscente e immediato, è definito contenuto manifesto, costituito dalla scena onirica così come è esposta e vissuta; il secondo, definito contenuto latente, è il lato nascosto che si identifica con l’insieme di tendenze, idee e desideri inconsci. Mentre il primo contenuto trae le sue immagini (in genere) dagli eventi della nostra vita recente, il secondo può riferirsi a un tempo molto lontano. Quindi il sogno è il risultato di un compromesso fra le due.

Il lavoro onirico

Il materiale onirico deve essere sottoposto a un trattamento deformante che Freud definisce lavoro onirico. Nell’elaborazione dei sogni viene utilizzata la tecnica della drammatizzazione che implica la conversione del pensiero astratto in scene concrete; un altro procedimento è la condensazione per cui un elemento acquista, oltre al proprio significato, un senso ulteriore; la sovradeterminazione, grazie a cui un elemento della scena manifesto corrisponde a più elementi del contenuto latente; dispersione per cui un elemento del contenuto latente può essere ripetuto più volte in forme diverse; spostamento in cui l’attenzione viene trasferita da elementi principali ad elementi secondari.

La Psicopatologia della vita quotidiana

Freud, approfondendo i meccanismi della memoria, scopre che le stesse forze operanti nei sintomi patologici e nei sogni possono essere riscontrate anche in altri fenomeni della vita psichica: i lapsus e gli atti mancati. Si tratta di fenomeni che la maggior parte delle persone reputa insignificanti ma sono, invece, segnali importanti di un conflitto interiore, dovuti alla rimozione di eventi spiacevoli o inaccettabili.

Freud individua in essi due fattori determinanti: il primo è la presenza di un’intenzione consapevole; il secondo è dato dalla tendenza inconscia che agisce sull’intenzione cosciente, turbandola. La conclusione dello studioso è che l’origine dei lapsus e di tanti altri errori è da ricercarsi in cause inconsce.

Opere di Freud

Freud approfondì l’indagine intorno alle cause dell’isteria e al metodo terapeutico dell’ipnosi in collaborazione con Josef Breuer. Da questa ricerca nacquero gli Studi sull’isteria di Breuer e Freud, pubblicati a Vienna nel 1895. Due anni prima, 1893, pubblica Comunicazione preliminare, un libro che contiene storie di casi clinici.

Nel 1899 esce L’interpretazione dei sogni, datata 1900 per scelta dell’editore. Aperta da una rassegna della letteratura scientifica sui problemi del sogno, Freud esamina le diverse concezioni antiche e recenti sulla natura e l’origine dei sogni, e pone una serie di questioni irrisolte alle quali tenterà di dare risposta nell’opera: da dove hanno origine i sogni, perché si dimenticano, che rapporto hanno con mente e corpo del sognatore, come si inseriscono nell’indagine sulle malattie mentali.

Nel 1901 pubblica Psicopatologia della vita quotidiana, la seconda opera più famosa nella quale lo studioso mette a punto la sua teoria psicanalitica e introduce il concetto di inconscio, definendo un’attività mentale che può interferire con quella cosciente, lasciando emergere pensieri e desideri rimossi.

Scritti nel 1901 e pubblicati nel 1905 sono i Tre saggi sulla teoria sessuale, Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio e il Frammento di un’analisi d’isteria (caso clinico di Dora). Nel primo tratta della teoria psicanalitica sulla sessualità e spiega concetti come il complesso di Edipo, l’invidia del pene e l’angoscia della castrazione. Nella seconda spiega come battute umoristiche e barzellette siano meccanismi comunicativi che esprimono pulsioni e fantasie sessuali, mascherandole.

Opere minori

Nel 1907 pubblica Il delirio e i sogni nella Gradiva di W. Jensen, mentre nel 1910 Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci e le Cinque conferenze sulla psicanalisi.

Nel 1913 pubblica Totem e Tabù, una raccolta di quattro saggi nei quali viene applicata la psicanalisi in altre aree di studio come l’archeologia, la religione e l’antropologia.

L’anno seguente pubblica Introduzione al narcisismo, un libro contenente tre capitoli in cui spiega la teoria del narcisismo intesa come una fase evolutiva della libido sessuale. Nel 1917 esce Introduzione alla psicanalisi in cui confluiscono le ultime lezioni del suo corso universitario, un libro molto noto dello studioso.

1918 anno di pubblicazione del caso clinico dell’Uomo dei lupi, l’anno dopo Il perturbante, saggio di analisi linguistica e letteraria. 1920 esce Al di là del principio di piacere, 1922 L’Io e l’Es, nello stesso anno anche Psicologia delle masse e analisi dell’Io. Nel 1925 pubblica La negazione e l’autobiografia Storia della mia vita.

Martina Puzone

Seguici su Facebook, Instagram!