Sicuramente è il film meno convenzionale e horror che potete trovare nella nuova edizione del Be Afraid Horror Fest, ma Fried Barry di certo non vi deluderà. Narrante la storia di un tossicodipendente vittima di una possessione aliena, il Barry “fritto” del titolo, il film vi calerà dentro un vero e proprio trip allucinogeno in cui si susseguono continui riferimenti alla tradizione cinematografica horror. Il giorno in cui viene posseduto dagli alieni le cose cambiano per Barry, che diventa l’anti-eroe di se stesso, pronto ad aiutare gli altri e a essere una persona migliore – seppur più fritto di prima.

Negli ultimi anni l’Italia ha avuto modo di conoscere il Sudafrica e la sua estetica soprattutto grazie alla musica dei Die Antwoord. Non sorprende perciò che, a primo acchito, in Fried Barry si riescano a trovare delle analogie nello stile visivo della pellicola, in cui la musica techno ha un ruolo preponderante e aiuta il regista Ryan Kruger a costruire alcune scene in uno stile molto simile a quello dei video musicali.

Fried Barry è un tributo al cinema horror tradizionale

E proprio dalla scelta che il regista fa di presentare il suo film nei titoli di testa ci accorgiamo subito della massiccia presenza del citazionismo in questa opera: questa è infatti descritta come una “cosa” (A Ryan Kruger thing), e uno dei più famosi film horror di John Carpenter si intitola proprio La cosa (The Thing).

Una scena di "Fried Barry" © mymovies.it
Una scena di “Fried Barry” © mymovies.it

Inoltre, il film si apre con i frame di Barry in cammino alternati a quelli in cui prepara la dose da spararsi in vena: i vari zoom sul procedimento e il sonoro che tende ad amplificarne i rumori è un palese omaggio a Requiem for a Dream. Ma non finisce qui: essendo vittima di un rapimento alieno, Barry ci porta con sé in un trip che forse neanche un tossico come lui ha mai vissuto, o almeno non a tinte così apertamente cinematografiche.
L’abduction scene è un continuo susseguirsi di riferimenti a The Human Centipede e soprattutto alla cinematografia di David Lynch, citando su tutti Twin Peaks e Eraserhead.

Il tributo dei tributi, Alien

Parlando di alieni, comunque, non si può non citare il film per eccellenza: ovviamente Alien. La celebre saga di film horror ambientati nello spazio viene citata in una scena precisa in cui il citazionismo si spreca. Se avete presente come nascono gli alieni nella saga di Ridley Scott, capite di che cosa parlo.

Fried Barry è un film tanto folle quanto assolutamente da vedere, soprattutto se amate il cinema e soprattutto quello horror. Magari potete cercare di individuare tutte le citazioni, basta che, se decidete di farlo in modalità drinking game, ne usciate più lucidi del nostro amico Barry.

Segui Metropolitan Magazine ovunque! Ci trovi su FacebookInstagram e Twitter!

Crediti fotografici: slashfilmfestival.com, mymovies.it

CHIARA COZZI