Game of Thrones 8×03: domani è un altro giorno

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Di Redazione Metropolitan

Game of Thrones è, per fortuna o per disgrazia, in dirittura d’arrivo; target imbattuto di attese logoranti ai limiti della schizofrenia, responsabile probatorio di traumi dalla durata permanente, casa natale di personaggi epici nella loro condotta. La serie ispirata al parto demoniaco concepito dalla mente gravida di George R. R. Martin è tornata, la notte del 14 aprile, per sfoderare gli ultimi colpi. InfoNerd, fedele alle tradizioni, rispolvera la rubrica “gli uccellini di Varys” e vi accompagna fino alla fine. Perculando tutto il perculabile, ovviamente. Siete pronti, instancabili masochisti?

Dopo una settimana di congetture, Ave Maria, tisane diuretico-tranquillanti e performance da standing ovation nella propria latrina per alleggerire l’ansia da prestazione, siamo finalmente giunti a questo sacrosanto terzo episodio.

Tra uno slalom e l’altro, evitando qualsivoglia tipologia di spoiler sparato sul web senza pietà, arrivo al lunedì sera più esaurita che mai. Traboccante di aspettative e ricolma di crisantemi da depositare sui sepolcri dei miei beniamini, ho adagiato le mie nobili terga sul divano e ho mandato il corazon in missione a Grande Inverno. Ecco la mia analisi trasfigurante puro pathos ed epicità in dissacrante irriverenza.

AVVERTENZE: dichiaro fallimentare ogni singolo tentativo speso a contenere un imbarazzante hype da fangirl, in prima fila, ad un concerto dei backstreet boys.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: Everyeye.it

Nel condominio di Grande Inverno, dopo l’ultimo festino più vino che taralucci, si è indaffarati a preparare il cortile per la nuova edizione all’ultimo sangue de “i giochi senza frontiere”. I residenti, è risaputo, c’avranno i gingilli ibernati ma sono troppo orgogliosi per perdere il primo premio: ‘na bella crociera ad Approdo del Re.

La fase propedeutica alla gara è tutta un’ansia palpabile in ogni dove, anche perchè Giosnò, preso dai suoi imboscamenti con quella bimbaminkia della Targaryen, ha dimenticato di pagare la bolletta dell’Enel. Risultato? Buio pesto! Ragion per cui Tyrion, che si era rotto i cojones di essere usato come cavallina da chiunque gli sbattesse il culo in faccia, decide di recarsi nelle cripte per la manche finale di nascondino.

Intanto, mentre i più aitanti sono già in postazione in prima fila, compresa quella fustacchiona di Briannona, spunta dal nulla Melisandre in Otelma: la presentatrice dei giochi in diretta nazionale. Ed ecco che, con un bel “sim sala bim”, dà fuoco a tutte le falci impugnate dai dothraki hipster e dà inizio ai giochi.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: web

I barbuti sono i primi a partire, guidati in testa da mai una Jorah, cavalcano verso un punto indefinito per andare incontro agli extra-comunitari incazzati. A questo punto, o la Meloni-chan ha letto il mio articolo precedente, prima di pubblicare il suo simpatico manifesto, oppure sono diventata il nuovo Bran.

L’eco di urla tarzaniane, intanto, si spegne nell’aria a mò di interruttore, assieme alle lucette dei loro spadoni incantati. Silenzio. Qualcuno, tra i condomini di Grande Inverno, disperde una qualche randomica scorreggia per la strizza.


Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: You Know nothing Jon Snow (Pagina Fb)

A tornare indietro, a tutta birra, è solo mai una Jorah che comunica ai suoi compagni, con la sola intensità oculare, che tutti gli altri sono passati al lato oscuro, hanno cambiato partito politico e mò si battono per i diritti sociali d’integrazione. 100 punti agli Extra-comunitari sul tabellone, segnati da un attentissimo sir Davos che osserva tutto dagli spalti.

Seguono imbarazzanti riprese stile blind room in cui non si vede francamente un ca..voletto di bruxelles, intuiamo soltanto che tutti si menano con la stessa veemenza di due donne over-size davanti all’ultimo capo scontato del 70%. Epiteti in serpentese e sinfonie di squartamenti, nel frattempo, ci intrattengono come la musichetta d’attesa che attaccano gli operatori telefonici prima di rispondere dopo tre quarti d’ora.


Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: You Know nothing Jon Snow (Pagina Fb)

E il primo premio “mi dispiace devo andare, il mio posto è là”, tra le facce note, lo vince Edd/Porthos. L’ultima parola che proferisce è “Sam” cuor di leone che, presente allo spettacolo, decide di mollare tutto per intraprendere la carriera da maratoneta.

Giosnò e Daenerys, nel frattempo, giocano in volo al Quidditch dei 7 Regni; il boccino d’oro, che vale 1000 punti, è il Re della Notte. Ogni tanto, però, per sopperire al senso di colpa del mancato pagamento della bolletta, illuminano il campo da gioco usando qualche extra-comunitario come combustibile. Gentilmente li ringraziamo se, per qualche frangente, siamo riusciti a distinguere un paio di facce dai loro posteriori.

E’ stato dopo aver perduto 3/4 dei giocatori di Grande Inverno che i superstiti, quelli con la cazzimma, battono in ritirata dietro l’invito di Briannona. A quel punto, entra di nuovo in scena Melisandre in Otelma che manda definitivamente a bottane l’imparzialità da conduttrice super partes e sbarra la strada agli Extra-comunitari, di fronte al portone del Condominio. Dopo una serie di tentativi, però, perché s’era scordata la formula dell’incantesimo.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: MondoFox.it

Dura appena il tempo di una sgrullatina, la parentesi nelle cripte. Un riluttante Tyrion, relegato con le donne (compreso/a Varys) e i bambini nei sotterranei, rammenta i bei tempi andati; quando non era un personaggio inutile come ora e offriva la sua faccia al nemico per fargli affilare la spada. Ma ci pensa Sansa più filtri a consolarlo, ricordandogli quanto lui, alla pari di tutti i presenti in quella stanza che puzza di merda, sia essenziale come una forchetta nel brodo.

D’altra parte, lei stessa deve convivere con il rimorso di aver preferito l’iniziazione all’autoerotismo, pensando a quell’abominio di Joffrey, a discapito delle corsette al parco il sabato mattina e i corsi accelerati di difesa contro mariti potenzialmente psicopatici. Stacce.

Nel Parco degli Dei, intanto, Bran non si pone gli stessi dilemmi esistenziali. Si crogiola nella placida attesa di una fine indegna e, in più, se ne sbatte la beneamata della sua incapacità inespugnabile nell’intrattenere i suoi bodyguards in questa missione suicida. Anzi, si abbandona pure ad uno dei suoi soliti trip mentali da “mammamiacommesto”, per fare che di preciso? Nun se sa.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: il salotto delle parole

Nel cortile adibito a festa per i giochi, intanto, gli extra-comunitari non si scoraggiano manco per la ceppa. Pretendono quel primo premio: il loro obiettivo è manifestare tutto il malcontento accumulato, per non essere stati mai cagati di striscio, alla regina Cersei: ligia adoratrice di pachidermi. Superano la barriera infuocata, buttandocisi sopra stile bacchette di shanghai, e invadono il Condominio.

Ad attenderli, c’è anche Lady badass Mormont: nata da una goccia di sudore caduta dalla fronte di Terminator. Più spietata, micidiale e coraggiosa di tutte le giovenche deflorate dei Sette Regni + Giosnò e altri ventimila esemplari di sesso maschile, la vergine di Grande Inverno all’urlo “c’è un Troll nei sotteranei!”, carica come un toro incazzato verso il gigante extra-comunitario.

Quest’ultimo, fan inossidabile di Attack on Titan, acchiappa la ragazzina e la solleva a mezz’aria, stritolandola come era solita fare la madre di Rose De Witt Bukater per farla entrare nel corsetto. Lady Mormont, notoriamente refrattaria a simili trucchi di bellezza, acceca il gigante con il pugnale d’ossidiana e annienta lui e le sue chiappone.

Un sacrificio che la mette in cima alla lista per la santificazione istantanea. Datemi una fottuta immaginetta con la sua faccia, ora!

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: MondoFox.it

Seguiamo Arya negli appartamenti condominiali, nell’atto di sfuggire agli invasori. L’ultima manche di nascondino, che tanto aspettava Tyrion per i suoi 3 minuti di gloria, è appena cominciata. E così la ragazza, nonostante il peso delle palle cubiche da trainare con sé, riesce a sgusciare in silenzio tra una parete e l’altra in un perfetto remake di una scena clou di Jurassic Park.

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Proprio quando era convinta di aver trovato un nascondiglio introvabile, nella Camera dei Segreti della portiera, un’orda di extra-comunitari la sgama e via, corri Forrest più veloce del vento! Ma a salvarla ci pensa lui, Beric Capitan Uncino, che a ‘sto giro perde tutte le vite ed è game over. Commovente quanto l’omelia di un prete ubriaco, il tributo della maga Melisandre : “non serviva più a ‘ncazzo”.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: MondoFox.it

Torniamo fuori, nell’alto dei cieli di Grande Inverno; Giosnò e Daenerys, dimostrato il loro essere pippe come Cercatori, decidono di passare all’azione: lotta tra Power Rangers. A cavallo dei loro draghi, il primo a fare una figura di merda è, ovviamente, Giosnò. Il Re della Notte viene almeno disarcionato, cadendo nel vuoto con l’eleganza di Enzo Miccio sul red carpet, mentre lui cola a picco a terra tra grugniti e un paio di Madonne inespresse.

Daenerys, pensando di essere in procinto di compiere la prima vera azione utile in 8 stagioni, individua il boccino d’oro che la fissa con lo stesso sguardo fascinoso di Paul Newman, e pronuncia la sua parola preferita: Dracarys. Ma il Re riemerge dalle fiamme, sulla sua fronte compare la scritta “non mi avete fatto niente” sponsored by Fabrizio Corona.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: You Know nothing Jon Snow (Pagina Fb)

Infoltisce la schiera degli inutili tentativi, quello di Giosnò. N’altra volta. Pensa d’essere furbo e parte in rincorsa, più rumoroso di un rutto liberato in un momento di raccoglimento, ma il Re si volta quasi mosso dalla tenerezza per ‘sto ragazzo in cerca di continue attenzioni. E allora, in perfetta modalità formativo-pedagogica, gli impartisce una piccola punizione che ha un retrogusto di generosità: tutti in piedi, si azzerano i punteggi. Olè! E non gli si dica che non sia misericordioso, in fondo erano in vantaggio ma si riparte da zero! Il tutto riparte con un solo gesto delle braccia, il plagio dello spot “Altolà al sudore” ha un’evidenza poco trascurabile. Giosnò è davvero senza parole, ora sa a chi vuole ispirarsi da grande.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: web

Così, sotto le note di “Show must go on”, i giochi senza frontiere ricominciano più frenetici che mai. Si fa party hard anche nelle cripte, assieme al parentame riportato in vita per l’occasione speciale. Mai s’è respirata, prima d’ora, un’aria di festa di questa levatura. E’ proprio la fine del mondo!

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: web

Allora, mentre Daenerys ha trovato in mai una Jorah lo scudo ideale per garantirsi almeno qualche punto extra in exp, il Re della Notte e i suoi amici bellocci fanno un ingresso a dir poco trionfale nel Parco degli Dei. Ad attenderli, un Bran che non si è scomposto di mezzo millimetro e un Theon/Theona che, da solo, aveva fatto almeno 150 punti prima del reboot.

Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: web

Bran, nel culmine della sua espressività misericordiosa, gli dà comunque un premio di consolazione “sì nu brav guaglione”. Le ultime parole che sente, molto incoraggianti, prima di accasciarsi ai piedini da fata del Re.

Scena finale, tra i due, che si ritrovano finalmente face to face. Tensione, dramma, panico. E proprio quando ci si aspetta che il Re riveli a Bran di essere suo padre, Arya versione ninja…SI VOLA A BERLINO, BEPPEEEEEEE! ‘Na bella coltellata e BOOOOOOOM, si vince TUTTO: la Crociera, la dignità e la miserabile vita di ognuno di loro! La Stark incula, in quel frangente, il pertugio dei pertugi. Anche il vostro.


Game of Thrones 8×03 – Photo Credits: web

L’ultimo fotogramma è dedicato a Melisandre in Othelma che, per regalare ai telespettatori un epilogo ancora più spettacolare, decide di andare a morire come mamma l’ha fatta. Si libera di quella patacca al collo e spira così, crollando sul tappeto di neve. Un po’ Bilbo Beggins quando gli sottrai l’anello, un po’ Rasputin di Anastasia.

Game of Thrones 8×03 – CONSIDERAZIONI FINALI

Nell’oceano sconfinato del web, la pioggia di commenti, ben lontani dall’essere definiti unanimi, si è abbattuta sulla mia già provata capocciona. Ma chi mi conosce sa quanto sia dura e ben poco vulnerabile a sconsiderati attacchi esterni. E’ con una quasi placida serenità che riassumo, in poche parole, l’effetto subitaneo che questo terzo episodio ha avuto sulla mia scorza. Il termine più appropriato è uno: escalation. La puntata è stata una escalation di emozioni difficilmente trascurabili. A dispetto di critiche esagitate, commenti ampiamente opinabili e prese di posizione sull’insensibile andante, mi sono emozionata. Nella considerazione che, comunque, una fottuta luce potevano anche accenderla, metto a dormire il cinismo e guardo con occhio lucido al prossimo episodio. Voto: 8 e mezzo.

ALESSIA LIO

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