Gara GP degli USA 2018 | Räikkönen torna a vincere dopo 5 anni. Rimandata la festa iridata per Hamilton

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Di Redazione Metropolitan

Kimi Räikkönen trionfa nel GP degli USA dopo una gara al cardiopalma che ha visto i primi tre battagliare fino all’ultimo giro. Seconda posizione per un grande Max Verstappen che, partito dalla diciottesima piazza, mette in mostra la competitività della sua Red Bull mettendosi alle spalle Hamilton con una Mercedes non perfettamente a suo agio con le gomme. Vettel sbaglia ancora una volta e finisce quarto.

La Ferrari torna a vincere un GP dopo la prova del Belgio. Lo fa con autorevolezza, facendo capire che la squadra, la macchina ci sono. Ma non lo ha fatto con il suo pilota di punta. Bensì con un Kimi Räikkönen, al suo 21mo successo in carriera, autore di una grandissima gara, senz’altro una delle più belle di tutta la sua carriera.

Il finlandese, dopo una partenza capolavoro in cui si è subito sbarazzato di Hamilton, è stato in controllo della gara con una perfetta prima parte di gara su Ultrasoft in cui ha saputo gestire al meglio il degrado degli pneumatici.

Un primo stint “spezzato” dalla Virtual Safety Car chiamata dai commissari per la vettura di Ricciardo ferma a bordo pista. Un altro problema di affidabilità, l’ennesimo di questa stagione, per il pilota australiano.
Hamilton ha tentato la carta della sosta anticipata per cercare di guadagnare tempo nella sua sosta.

La Ferrari #7 è stata lasciata fuori e Raikkonen ha resistito al ritorno di Hamilton su gomme fresche.

In Ferrari hanno capito subito che la Mercedes dovrà effettuare una seconda sosta sulla macchina dell’inglese per via dell’eccessiva presenza di blistering delle gomme posteriori. Un problema che si è ripresentato sulle due W09EQPower+ e che sembrava essere stato risolto dal GP del Singapore.

Qui è venuta fuori tutta la capacità di Raikkonen nel gestire la gomma Soft, montata al giro 20, che lo ha portato a chiudere la gara davanti a tutti.

La strategia a due soste di Hamilton non ha pagato, in quanto il #44 si è dovuto arrendere a uno stoico Max Verstappen, partito addirittura dalla diciottesima posizione per la rottura del semiasse destro, con conseguente sostituzione del cambio, patito nella Q2.
Il #33 della Red Bull ha anche combattuto contro un piccolo problema al pedale del freno da metà a gara in poi.

L’olandese è andato controcorrente, chiudendo la gara su gomme Supersoft, a sua detta, molto migliori delle Soft dei suoi avversari.

Fuori dal podio un Sebastian Vettel autore, ancora una volta, di un errore dei suoi.
Il tedesco, partito dalla quinta piazza, ha provato ad attaccare Ricciardo alla curva 13 ma ha perso il controllo della sua SF71H ed è andato in testacoda. Una fotocopia dell’incidente avuto due settimane prima in Giappone alla curva Spoon con Verstappen.
La lista degli errori del tedesco quest’anno è troppo lunga ed è impossibile lottare per il mondiale in queste condizioni.

Vettel è ripartito quindicesimo e in seguito è stato autore di una buona gara con una Ferrari competitiva che lo ha portato ad attaccare Bottas per la quarta posizione a due giri dalla fine.

Ottimo risultato per le Renault con Hulkenberg sesto e Sainz settimo, sopo un periodo buio della squadra di Enstone, la quale ultimamente non riusciva a portare a casa buoni risultati.

Da segnalare il contatto tra Grosjean e e Leclerc nelle prime fasi della gara, con il francese che è sotto investigazione e che, in caso di penalità di 2 punti sulla patente, rischia di saltare il GP del Messico.

La classifica finale del GP degli Stati Uniti. Infographic by F1 on Facebook.

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