Il Genk, una delle più grandi fucine di talenti d’Europa, potrebbe essere la tappa decisiva per la permanenza o meno di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. La squadra belga è a caccia del primo successo in questa edizione della Champions, i partenopei cercano il pass per gli ottavi di finale.

IL GENK DI HANNES WOLF

C’è un tocco di Italia in meno nel Genk. A Novembre, infatti, Felice Mazzù è stato infatti esonerato. Fatale, per il tecnico di origine calabrese, è stato il pessimo andamento in campionato dei suoi, culminato con lo 0-2 casalingo col Gent. Un cammino di mezzo classifica che non ha soddisfatto la dirigenza, che ha così optato per il cambio tecnico dopo pochi mesi. Il nuovo allenatore è Hannes Wolf, tedesco, ex Amburgo. Proprio sula panchina dell’HSV, Wolf ha fallito, nello scorso anno, la promozione in Bundesliga e non è stato riconfermato. Precedentemente, invece, era stato alla guida dello Stoccarda.

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Il nuovo tecnico del Genk, il tedesco Hannes Wolf, in carica da metà Novembre al posto dell’italo-belga Mazzù
Credits: Spazio Napoli

Dal suo arrivo, però, le cose non sembrano migliorate particolarmente. Nelle prime 3 partite della gestione Wolf in campionato, il Genk ha ottenuto 4 punti, mentre in Champions, al suo debutto, è arrivata una pesante sconfitta interna col Salisburgo. La debacle con gli austriaci ha, di fatto, tolto ogni speranza al Genk anche di raggiungere l’Europa League. Questo rende la sfida col Napoli completamente inutile ai fini della classifica. Tuttavia, i belgi sanno benissimo che l’Europa è una vetrina importantissima per una società che fa dei talenti del proprio settore giovanile il proprio vanto. Provare a mettere in mostra i propri gioielli può significare fondamentali plusvalenze per il futuro.

FUCINA DI TALENTI

Tanti, negli ultimi anni, i campioni sbocciati proprio nel Genk e che, successivamente, hanno spiccato il volo verso lidi ben più prestigiosi. Basti pensare, ad esempio, al portiere del Real Madrid, Courtois, o al fortissimo tuttocampista del City, Kevin De Bruyne. Anche in Italia spiccano due giocatori ex Genk come Milinkovic Savic e il napoletano Koulibaly che, pertanto, stasera sfiderà il suo passato. Tuttavia, anche nell’attuale rosa belga ci sono giocatori molto interessanti, sui taccuini dei migliori club d’Europa.

Attualmente, il nome più gettonato, è quello del norvegese Sander Berge, classe 98. Centrocampista dalla grandissima visione di gioco e dalla notevole forza fisica, viene erroneamente paragonato proprio a Milinkovic Savic. Ma, al di là della stazza (è alto 1.95 per 97 kg) Berge è un giocatore più difensivo. Si esalta maggiormente come mediano davanti alla difesa, posizione dove riesce a far valere la propria abilità di palleggio. Per lui c’è già la fila e il Genk sa essere bottega cara, motivo per il quale si potrebbe scatenare una vera e propria asta. Asta alla quale è molto interessato anche lo stesso Napoli, che stasera avrà l’occasione di visionarlo da vicino

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Il gioiellino Maarten Vandevoordt, giovanissimo portiere 17enne del quale si parla un gran bene in Belgio
Credits: foto dal web

Molto interessanti anche i due difensori centrali, giovanissimi ed entrambi colombiani. Cuesta e Lucumi, rispettivamente classe 99 e 98, hanno grandissime doti atletiche ma peccano ancora di inesperienza e di cali importanti di concentrazione. Però, da inizio anno, prima Mazzù e poi lo stesso Wolf, non si sono fatti troppi problemi ad affidare la cerniera centrale della loro retroguardia a loro due. Lo stesso coraggio che sta avendo il tecnico tedesco nel continuare a schierare, tra i pali, il giovanissimo 17enne Maarten Vandevoordt, forse la più grande novità dal suo arrivo. Con il titolare Vukovic infortunato da tempo e con il vice Coucke che non ha mai convinto, il prodotto del vivaio ha guadagnato i grandi del titolare. In patria, dopo aver giocato in tutte le formazioni nazionali giovanili, è considerato il nuovo Courtois, un paragone decisamente pesante…