Gerusalemme, 6 anni fa Trump la dichiarava capitale dello Stato d’Israele

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Di Stefano Delle Cave

Nello spazio di Metropolitan Today un evento che ci porta a parlare della questione israelo- palestinese: il 6 dicembre 2017 l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump riconosceva Gerusalemme come capitale dello stato d’Israele inasprendo il conflitto con il mondo palestinese

Il 6 dicembre 2017 l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump dichiarò che, come riportato dall’Ansa, era arrivato il momento di “riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. Poi spostò li l‘ambasciata degli Stati Uniti, ubicata precedentemente a Tel Aviv. Quella di Trump fu una decisione avventata che segnava un punto di svolta epocale in una questione iniziata nel 1947 con la nascita della stato d’Israele ed una risoluzione Onu che indicava la divisione di questa città tra lo stato israeliano e quello palestinese. Una decisione mai rispettata a a causa delle successive guerre arabo-israeliana e dei sei giorni. Nel 1980, infine con la Basic Law, il parlamento israeliano dichiarò Gerusalemme capitale dello stato israeliano spostando le li le sue sedi governative senza il riconoscimento del diritto internazionale con le ambasciate straniere rimaste a Tel Aviv.

Gerusalemme, le conseguenze della scelta di Trump

il dicembre 2017 Trump riconosceva Gerusalemme capitale d'Israele, fonte fringeintravel.com
Gerusalemme, fonte fringeintravel.com

La scelta discutibile di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale esclusivamente israeliana portò alla mobilitazione del mondo arabo. La Lega araba parlò infatti di “provocazione ingiustificata” mentre a Gaza esplodevano le manifestazioni con bandiere americane date alle fiamme e slogan antiamericani. La posizione della Ue invece resto invariata sulla città santa come capitale di due stati. I leader cristiani, invece, inviarono una lettera a Trump dove erano certi che la sua decisione avrebbe aumentato “l’odio, il conflitto, la violenza e le sofferenze a Gerusalemme e in Terra Santa”. Una terra oggi martoriata dalla guerra che si sta combattendo a Gaza.

Le altre ricorrenze importanti

Il 6 dicembre 1768 usciva la prima edizione della Encyclopædia Britannica, una delle più importanti enciclopedie in lingua inglese. 11 anni dopo, il 6 dicembre 1877, Edison inventò il fonografo, il primo dispositivo pensato per registrare e riprodurre i suoni. Lo stesso giorno uscì in America il primo numero del Washington Post. Invece il 6 dicembre 1882 a Manchester venne fondata L’International Football Association Board e l’Home Championship, il primo trofeo internazionale calcistico a cui parteciparono le quattro nazionali delle quattro federazioni della Gran Bretagna.

Il 6 dicembre 1921 con il trattato anglo-irlandese La repubblica d’Irlanda diventò autonoma dal Regno Unito. 7 anni più tardi, il 6 dicembre 1928, venne fondata a Roma la Zecca di Stato. Il 6 dicembre 1959, invece, veniva inaugurato a Napoli lo Stadio del Sole oggi Maradona con la partita vinta dal Napoli 2-1 contro la Juventus. Il 6 dicembre è anche un giorno importante per il femminismo perchè nel 1975 in questa data si svolgeva a Roma la prima manifestazione nazionale del movimento femminista. Sempre il femminismo è protagonista il dicembre 1989 quando 14 donne vengono uccise al Politecnico di Montrèal da un assassino che affermò di odiare le femministe.

Di nuovo in Italia perchè il 6 dicembre 1990 un aereo militare fuori controllo precipitò sull”istituto superiore Salvemini di Casalecchio di Reno uccidendo 12 ragazzi di 16 anni e ferendone gravemente 4. Alcuni anni dopo, il 6 dicembre 1994, dopo Antonio Di Pietro si dimise da magistrato. Infine il 6 dicembre 2007 un drammatico incendio alla ThyssenKrupp di Torino uccise 7 operai.

Nati oggi

Compie oggi 60 anni Antonella Clerici. Facciamo gli auguri ad Irene Grandi e Paolo Meneguzzi.

Morti il 6 dicembre

Il 6 dicembre si spegneva a Mira San Nicola di Bari di cui oggi si celebra la festa. Ricordiamo il celebre scrittore Alexandre Dumas, autore di famosi romanzi come “I 3 moschettieri” e “Il conte di Montecristo”, morto a causa di una malattia vascolare il 6 dicembre 1870.

Stefano Delle Cave

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