Giustizia è fatta per Gessica Notaro: condannato Eddy Tavares

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Di Redazione Metropolitan

Eddy Tavares, l’ex fidanzato di Gessica Notaro, la ragazza romagnola sfigurata con l’acido è stato condannato a 10 anni di carcere e 230.000 Euro di risarcimento. Verrà poi rimpatriato in Capoverde.

Dopo aver scelto rito abbreviato, un rito più veloce che si conclude durante l’udienza preliminare con uno sconto di pena, il gup del Tribunale di Rimini Fiorella Casadei ha stabilito per Tavares una reclusione di 10 anni, rispetto ai 12 chiesti dal pm Marino Cerioni.
Secondo il gup Eddy Tavares avrebbe agito con premeditazione e crudeltà per futili motivi, con ciò aggravando la sua posizione.

Scontata la pena di 10 anni di reclusione, Tavares verrà rimpatriato in Capoverde.
I legali dell’uomo hanno però affermato di voler appellare la decisione per sostenere l’innocenza del loro assistito.

A vantaggio di Gessica Notaro, il gup ha anche stabilito un risarcimento di 230 mila Euro, da discutere però complessivamente in sede civile.

I fatti: la decisione di lasciarlo  e l’acido in faccia

Era il 10 Gennaio scorso quando Eddy Tavares, l’ex fidanzato capoverdiano di Gessica Notaro, allora addestratrice di leoni marini, e ancora prima, nel 2007, Miss Romagna, decise di sfregiarla con l’acido.
Gessica aveva scelto di lasciare Eddy Tavares, il quale le aveva anche chiesto di sposarla e lui, non accettandolo, per vendicarsi decise di rovinarle la vita, aspettandola sotto casa tendendole l’agguato.

Dopo urla fortissime e dolori lancinanti per Gessica Notaro è iniziata una lunga battaglia. Dapprima con se stessa, per salvare il salvabile, per ridurre al minimo i segni dell’acidificazione e cercare di recuperare l’occhio sinistro, pesantemente compromesso. 
Tante operazioni chirurgiche, anche grazie ai 10 mila Euro ricevuti dalla Fondazione Vittime di Reati dell’Emilia-Romagna, che le hanno consentito di ritornare alla vita normale.
Impossibile però cancellare le cicatrici del passato, con le quali la ragazza ha imparato ha convivere, come lei stessa ha più volte sostenuto.

«Non mi vergogno più. Oggi vado a volto scoperto e a testa alta».

La reazione alla sentenza

Il dictum del Triibunale è stato accolto con soddisfazione da Gessica Notaro e i suoi legali, i quali ritengono che sia stata fatta giustizia (per quanto possibile), anche molto velocemene.

«Me l’aspettavo – ha commentato Gessica a ‘Pomeriggio 5’ – ma ormai mi ha rovinata, non so se supererò questa cosa. Credo che al di là di una pena esemplare bisogna cominciare a lavorare sulla prevenzione, tutelare le vittime prima».

Fiorenzo e Alberto Alessi,  gli avvocati di Gessica Notaro hanno sottolineato: «La sentenza ci vede ragionevolmente soddisfatti, è la più equilibrata per una vicenda di questo genere. A tutti può sembrare poco dieci anni, ma la legge italiana prevede pene che non si discostano più di tanto da questa in caso di rito abbreviato».

Il Comune di Rimini, che da subito è stato vicino alla a Gessica Notaro mostrandole solidarietà e aiuto concreto, ha diffuso una apposita nota.
«La giustizia ha fatto il suo corso e ha stabilito che è stato compiuto un crimine orribile e ha indicato inequivocabilmente il suo responsabile».

Ma, «Non c’è sentenza che possa dare vero sollievo e serenità a Gessica Notaro, la cui vita è stata stravolta nel giro di pochi istanti a partire da quel drammatico10 gennaio scorso e di cui porterà sempre le ferite, sia nel fisico sia  nell’animo».

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Di Lorenzo Maria Lucarelli