L’emergenza pandemica da Covid-19 ha senza ombra di dubbio messo in luce la precarietà del nostro sistema sanitario e farmaceutico. La rapida diffusione del virus, infatti, ha richiesto un grande sforzo e una rapida attivazione di tutti. Il più delle volte, però, compromettendo persino la capacità di garantire una risposta efficace. Che sia dovuta alla negligenza dei Governi precedenti, alla mancanza di fondi adeguati o ad una qualsiasi altra motivazione, sta di fatto che suddetta precarietà esiste ed è necessario che se ne prenda atto. Non solo perché si tratta di un ambito fondamentale per il Paese, ma anche (e soprattutto) perché risulta ampiamente mal equipaggiato per restare al passo con i tempi.

Ed è alla luce di ciò che il Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, come riferisce un’Ansa dell’Ultima Ora, ha annunciato un piano che punti all’innovazione e al progresso del settore, al fine di renderlo un modello per l’Europa intera.

L’Italia come punto di riferimento europeo: l’obiettivo di Giancarlo Giorgetti

Nell’ambito del progetto di Interesse Comune Europeo IPCEI, il deputato Giancarlo Giorgetti ha espresso la volontà di riportare la nazione in una posizione di primaria importanza rispetto agli altri Stati dell’Unione. Si tratta di un’iniziativa ambiziosa, ma che ha come obiettivo quello di sopperire alle gravi mancanze della struttura sanitaria e di quella farmaceutica nostrane. Sarà una strategia che verrà attuata su più fronti e nella quale il politico ripone ampiamente la sua fiducia. Certo, forse si tratta di una manovra che arriva un po’ tardi rispetto alle nostre esigenze. Tuttavia, ciò che conta è che venga portata finalmente a compimento.

Stando a quanto riporta l’Ansa, sulla questione è intervenuto il diretto interessato, il quale ha dichiarato:

Dall’inizio del mio mandato ho puntato moltissimo sull’eccellenza delle nostre industrie farmaceutiche. […] Gli sforzi e l’impegno di tutti mostreranno presto i loro frutti“.

Ma in che modo questi impegni si concretizzeranno? Ebbene, sono previsti una serie di investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo. In questo modo, difatti, si spera che le imprese riescano a garantire alle varie nazioni farmaci, vaccini, test, terapie e dispositivi medici all’avanguardia. Il tutto al fine di poter fronteggiare al meglio future emergenze analoghe a quella attuale.

Scritto da Diego Lanuto.

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